Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

richiamano a partiti risorgimentali e socialisti nou si sentono più porta• tori di civiltà e di principi universa• li e i loro contrasti si esauriscono nell'ambito dell'ordinaria ammini– strazione economica. t un ritrarsi della dinamica socia– le tlal piano etico al piano utilitario, aspetto essenziale a cui si deve il clericalismo in Italia. E la prova 1>iùconvincente di questo estinguersi della vitalità etica la troviamo nel• l'impotenza ideale di quelle m.ino– ram:e che \'Orrebbero risuscitare una resistenza laica. Esse non sanno tro-. vare un principio intorno a cui mc• cogliere l'entusiasmo e l'iniziativa popolare; la loro polemica non va al di là del legalismo e non sa usci• re dai tribunali in cui snri1 presto intrappolata. Quale cecità questo appellarsi all'autorità di u.no Stato oramai genuflesso alla volontà pa• palina! Questo formalismo avvoca– tesco per il rispetto delle leggi! Co- me se leggi ed istituzioni avessero un valore assoluto ed eterno e non fossero il riflesso di de1erminate cir– costanze storiche; quando esse ven– gono irrise e manomesse è la realtà storica che sta muumdo e la batta– gJia è perduta fra le pagine d'ei CO• dici se non reagisce la coscienza e la volontà degli uomini. Se i residui del laicismo borghese si dimostrano ciechi ed impotenti, coloro che ope– rano per la ripresa del movimento proletario non possono dicf1iararsi agnostici di Cronte all'invadenza ne– ra e qualificarla un problema della classe dirigente. Oggi che prete è sinonimo di pa. drone ed il capitalista amministra i suoi profitti con l'aspersorio do– po averli amministrati con il man• gaucllo, la ri\'oluzione J>roletaria non può riproporsi che in senso liberta• rio, nei termini di umanesimo e di liberlà. ALBERTO MoRONI NON E' REATOFARE PROPAGANDAANTI-ELETTORALE Così ha riconosciuto il trihunale di Forlì, assolvendo con formula piena, Turroni e Cazzoni che, durante la recente campagna elettorale, avevano stampalo e diffuso una grande quantità di manfeni, e per i quali il Procuratore della Repubblica aveva cbie,;10 una condanna di 8 mesi. Votare è un donrc, non un obbligo e lrugrcdire a quel dovere uon comporla ne. 1mna111nzione1,en:1le. E' bene, que;;to, che si Hppia perché mohi, ed è: facile intuirne il motivo, manten1ono la confusione tra dot:ere e obbligo. C'è da rallegrarsi che Turroni e Canoni siano stati assolti, ma c'è da stu1)ini che vi sia per la prima volta in Italia un proce550 del genere, quando si sa che 1li anar– chici da sem1>rc fanno propaganda anticlcttoralc. E' un indice di come ti intenda oggi la libertà: libertà, servendoti del danaro, dei mezzi di in!ormuione, di ricalli 11>irituali od altro di dire alla genie: Yota, ma proihizione di dire: Non votare! Bisogna reagire per impedire che casi simili si riproducano e soprat11110 per impe– dire che 1ia emanata una legge che rendn il \'010 obbligatorio. Anche a Cc110,·a è in cono un 1>rocCModel genere e c'è da augurani che il tribu– nnle cli quella cinà. tenga conio della sentenza di quello cli Forlì. 3U5

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