Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

JL PRETE PADRONE S E consideriamo le reazioni con- tro il dilagare del morbo cleri– cale, ci accorgeremo che esse si riassmuono nella denwida docu– mcntnta e minuziosa e ncll'iudigna– tn quanto platonica protesta. Con minuziose raccolte di (atti e docu– menti si vorrebbe avvertire l'opinio– ne pubblica che il pericolo di tma societi1 in(eudatu ai voleri ecclcsia– s1ici è presente e reale. Ma oramai la realtà è più eloquente delle pa– role cd è fatica vana accanirsi a di– mostrare il sopravvenire della notte; tutti s'avvcdono delle tenebre not– turne senza bisogno di gridarlo sui tetti, tutti possono vedere l'ombra nera che si stende sulla nostra vita socfolc e coloro che ancora si osti– nano a non vederla sono quelli che la vedono più bene di noi, sono gli umanti delle tenebre. Ancor pili vano è l'adontarsi con– tro le belve perehè non sanno il gala– teo, ovvero contro i preli perchè non sono rispettosi delle liberlà civili e 1>olitiche. L'intolleranza è congeni– la nella Chiesa, come la foroc.ia lo è nel lupo e sarebbe erroneo ravvi– sare in es.sa la causa della decaden– za ci,•ile; non è I' assalto clericale che ha fotto decadere gli istituti e i valori della società laica ma è la decadenza di questi valori e di qne• sti istituti che ha permesso l'nssnlto clericale. La chiesa è sempre stata assetata di ricchezza e di potere, è sempre stata dispotica e intolleran– te, come oggi e più di oggi, ma do– po il medio evo non ha mai coman– dato agli uomini come comanda og• gi. Se il lupo è entrato nella nostra casa, la colpa non è del lupo ma è uostra, della nostra iner-.tia o svcutn• tezza. Se vogliamo spiegare il feno– meno del sopravvento clericale in I– talia, non la naturale e scontata in– tolleranza del clero bisogna prende– re in considerazione, ma l'arrende– volezza, anzi la complicità dei par– tili e delle for-.te laiche. Ed è un esame che non può restare nell'am– bito della politica urn deve neces• sariamente abbracciare tutta la vita sociale nella sua realtà e nella suu dinamica di classe. E' infaui superficiale spie,,arc il fenomeno con la prcponde~uu– za governatin dei cattolici do– vuta alla ben nota scissione delle (or.te laiche sui problemi interni ed internazionali: equivale ridurre il fonomeno a un problema di maggio– ranza parlamentare e questa super• 6eialità è l'errore più grossolano dell'odierna reviviscenza laica che restriuge la lotta fra le mura del par– lamento quando tuttn la società è preda del nemico. 11 conicssionali~ amo è un fenomeno sociale: sul piano politico i democristiani go• vemano ancora con le carte in re- 303

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