Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

raggio, del proprio disinteresse e del grado <li intelligenza. Se di convin– zioni anarchiche, farà un ill\piego massimo delle proprie qualità. Appun• to pcrchè la (t; <lollrina anarchica» non è utopistica e non postula affatto un mondo ideale, ma tende, cara11eristicamente, all'ideale. Utopistico, CristoY utopistico, Frauccsco d'Assii;i? utopistico, un ~an10? Francci;co si inspirò all'ideale di Cristo; il santo si in,pira all'ideale <li Francesco; noi, poveri peccatori, ci inspiriamo all'ideale del santo. Gerarchia meravigliosa, tutta disposta !liulla strada dell'ideale. Da nessuno auinto, da tutti rispet– tato, da non pochi coltivato e invocato. Ma se l'anarchico oppone ai fatti anzitutto la coscienza, uiuno C più di lui portato ad applicare il metodo sperimentale per agire su di essi o contro di essi. li metodo sperimentale non solo non esclude ma include auchc la propaganda d1c si inspira aJ una intuizione audace, e perfino ad una vi,;ione. Oel resto, il mondo che è nostro è il rrutto delle nostre scoperte, e lulli 1-anno a quali i111uizioni, a quali a volte visioni molte ,toperte si ritoml ucauo. Spero che il mio copioso dilcttan1i~mo non vi por1crì1, cari iu11iti. a dire che la vedovella ha fotto pagarr a1-!>aicaro il :.uo obolo. e non offu. sc:hcrii il tenace lettore. Chi• un lellorc anò pure. ov'egli prima cli leggere non sia corso a ve– dere In ftrma. )fARIO BERGAMO LA COSCIENZA DI FRONTE AL FATTO LA solidarietà co,,aeta che l'amico M. Bergamo ci lw i11viato sponta- 11Pomen1e da Parigi, ci è soprattutto cara percl1è è accompagnata dal– t:altrc, mora.le clic egli cosi bene esprime nella sua lettcr(1,sopm pubblicata. Se oggi fosse r;ivo uno dei nostri grondi che ci ve1tr1e bc1rbaramer1te tol– to proprio 2.1 mmi fa, penserebbe che lo scri.tto di M. B. (( è un vaticinio, t· un novia~iu10 a11nu11cio in cui i vicini snranno lo11ta11i. ccl i lontani vi– cini, in una paliugcuesi orribile e magnifica 1 >). Il pathos a,wrcl1ico? Crediamo che tutti l'abbiamo lWL'erti10 sem1,re i,1 M. Bergamo. Già c1uel suo gra,ule amico che abbiamo or ora ricordato gli sc,i11e1m: t( la tun, checchè tu parli e scriva di momenti attuali, è una t·i11;1ideale. un po('O artaic·a a mio gu!itt, mo 1)os1a a levante e dorata, nel– le /ò'UC torri pii.1 alte, dal sole 2 n. È proprio per questo pathos anarchico che egli è cousiclerato un (1mico, 1 • 2 CAMILLO BERNERI, Pen&ieri e Bottoslie, Parigi 1938, pagg. 165 e 169. 229

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