Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

vuler l!upran·in:re. perciò liisugna. se– cundo queslu scienzialO, abolire gli e• spt"ri111enti a1omici e mettere al ha11do le armi nucleari e coglie.re tulle le OJ>• vortunilà per inleodersi con i go,•croao- 1i ruui. (Al giorno d'oggi, pensiamo noi, per impedire che il mondo sia trusfor- ' muto in cenere, occorre mettere al bun– ,lu non .svio le armi atvmìchc, ma la gucrru .stesi,11. E 11ucsto dovrcbberu ca• pirlu i popoli se ci tengono II soprav• •ivf!re). In St·1wlu e Città, n. 3 ,31 marzo 1958 (La Nuon Italia, Firenze) L. Borghi, nello M:rillo • Educazione e Vita M>ciale •• cou la cOm(JClenza e la modernità che distin– g110110 le ,jUe conce:i:ioni pedagogiche, mette i,, rilievo l'im1•ort:mza educll.liva dei fottori .!-ocio-affe11i,·o per lo s, iluppo ,ldl'inJi~iduo in l\ltte I" ime elà; lu iu- 11cindiLiliti:t del Linom"io • cducuzionc e vila ~ociulc »; la necessilil di aru1oni:t• zare • pensiero e senlimentu » e ne trae concreti cd efficaci suggerimenti educa– lÌYÌ uci c11.mpi della pedagogia normale, eme1Hla1iva e dell'edncuione sociale più Vaillu. Dallo scrillo si può constatare •1uali mutamenti siano aH·enuti in que• 111iohi111i dieci auni nelrirulirizzo peda– gogico e. quanlo il coo<:ello della libertà, del rispellu della personalitii, informi i rrnoYi metodi educativi. Se si 1,c11sn clii sono i proprietari de– gli orguni di informazione, dell'opinio– ne J)uLLlicu del nostro paese (giornali, ciuem11. radio, televisione), non <''è da stu11irsi del conformismo regnante e di– lagante Ira Ì~jpopolo italiano. Ernesto Ross.i in Tempo Presenle, 11. 4, aprile 1958 (via Gregoriana, i . Homa), ci dà un quadro della situuione della s1an1pa in hulia. Esistono 104 c11101idi1:1- ni, dei quali solo 13 hanno una tiratu• ra ,li più dì 100.000 copie e si possono 1•onsidcrare aulosu!lìcienti. Gli altri dcb– l,0110 colmare il loro pa~ivo con finan– ziumcnli di gente che fìnisr1· pn 1•sserc lu pa1lrun;1 lii 11uei ,e:iornuli. Ma ,lei giornali autosufficienti nove apparh:ngo– oo ai baroni dell'industria, quindi @O• 11eogono una politica di consen·nione, sono liberi si. 11111 liberi di difendere i propri intere!.!!i, i pro1>ri monopoli. Gli altri 1lipendono 1>cr il •W-50 per cento ilalla pubLJicità (e si 11a che cosa que– i,to significhi) e dai fìmo1zialori che ap• p11rtcngono scmJHC ni buroni dell'indu– stria, o ai partiti poli1ici o a governi i,lranieri. La Co,1f,11te!a si è vantala ili controllare il 90 per cento di IOiia la 1lampa italiana. Non c'è 1111indi da stu– pirsi che i giornali abbiano « fo !teno callivo 0(/ore, qwui tulli portano i me• desimi masclieromenti le medesime alte– rn:;ìo11ì e soppreuio11ì di noli.:ie, dimo– ~lro,10 il mede!imo conformismo ri&Utlt• ,fu al re&ime eco1wmico e .,ociale ... ,., L"unica possibilità, secondo E. H. per– chè la libertà di 11tiu11pa 11011 sia ridona ad ww semplice lmtrn aarcbbe quella che vi fossero molti giornnli indipenden– li Ira di loro ( t'ioC 11011 l!flJJllrlenenti al– lo sleliSO groppo finanziatore), ma per lanciare un giornale nuovo occorrono due•lre miliardi, Pu<:iO la possibilità di maulenerc quelli che ,·i su110 già o di crearne dei nno, i l'hanno soltanto i plu– tocrati. La stampa è 11uindi nelle mani del polcn: economico. E. Rossi mette giustalllenlc in guardia contro ooa eventuale protezione gover• na1iva (sarebbe cuJcre dalla padella nel• la brace) e <là tlei suggerimenti che in se stessi sono ottimi, per rompere la coa– lizione dei gruppi monopolistici nel campo dello stampa, ma che di[ficilmen– te, anzi e impossibile, siano accettati da coloro che hanno tutto interesse a 1111111- tenere una cortina di nebbia su certe verità e situazioni politiche, sociali ed econon1iche. Nella nostra socielÌ, ogni l)roLlema di libertà cozza, purlroppo, contro le slrutlure politico• economiche esi.!!tenti, li Muli,w, n. 76, f«-hbruio 1958, in ,< 0111• Lre 11crt>al Campidoglio» puhbli('a 1111 doc11m('nto d1e era stato diffuso da 1111a

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