Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

... iasmo <leJla loro ~io\'cn1l1 come <iualcosa di prezioso t:he a,•rebbcro do– \'Uto ('Oll"Crvare: eppure nello stes;o 1empo essi con5idcra, 1 ano qua ... i una Jcg~c di na1ura il fotto ,·he nessuno fosse capace di mantenerli. Questo risve~liò in mf' la paura di dover un giorno, magari anche una sola volta, guardare- al mio passato t·on un ~imilc .,entimcnlo: deci~i d1c non mi -:arei mai lus<:ialo U"~o~µ;c1tarc da quc5IO tragico dominio della pura ragione e ciò che promi,.,i a mc stesso, in una sfida <iuasi fanciullesca. ho 1·crc·ato di mantenere . ... Cli adulti si a... sumono troppo \'Ol('nticri l'imnrnginario l'Olllpito di preparare i giovani al tcm1)0 in t:ui considereranno <·orne illm,ione t·iò t·he rappresenta ora un"ispirazione del 1·uore e della mente, Ma una pili profon– da ci-pcrit·nza di ,,ila può <·O11 ... iµ:liarc di,,cr~amentc i ~io\'ani inesperti. Li esorta a mantenersi fedeli. duraulc- tulla la ,,i1a. alle idee 1·hc li cntusia_ smano. E" mediante l"idcalismo della giovcntì1 che l'uomo cic:::l·c a vedere la ,•critit, e in quell"idealb-mo egli pos;sie<lc un 1esoro t.·hc non dc,•c mai .:.t:ambiarc t'On ne~un·al!ra <:O"'aal mondo. Dobbiamo cs..,l're tulli preparati al fa110 d1c la vita f'erca cli to~lierci In nostra fede nel bt'n(' (' nella vcri1i1, cd il 11os1ro c111usiasmo per cs~i. llllt non dobbiamo arrcndcrt'i, Il fatlo che gli idculi ~cncralmcntc falliscano una volta trasferiti nella rcalti1, non si– gnifì(·a d1e $inno deslinati :iin dall'inizio ad arrender,i ai fa11i, ma vuol di– re scmplil'f'IIIPnte che i nostri ideali 111ant·ano di forza; e l'iò avviene pcr– l'hè non ~0110 abba::.tanza puri, 11{• saldamenl(' radicali l'lllru noi ... 11•... ~i. ... La maturità a n,i {lobhiamo 1c11dc-re t' una 111aturili1 1·IH· 1·i renda scmpli(·i. piì1 ... jn{'eri. pili puri, pii, clc<:ideroi-i di pa1·,·. pii, IIHll\:,Urti. 1•il1 ~cntili. pii, "onq)rCn"i,i. Que;.to t.,_ l"uni,·o rnodo in eui dobbiamo maturare <·o/ puS.:.ar dc~li anni. Quea:to ;. il procc~o pn "l'.ui il ferro dolt-r dell"idea– lismo gio,•aoilc s·intluri~t·e 1rasforn1t11tdo.a:i nt"II" ac,·iaio inaltt"rahilt· <li un idea I ismo consapevole. La forza dcµ;li ideali è i11t'nlc·ol11bilc. Non vediamo al1·una forza in una goccia d'a<'qua. Ma lasciamola cadere in una fesi,ura <le/la roe1·is e tra. sformarsi iu ghiac<:io, essa [emlcrù In pietra; divenuta vapore, l'a1·qua muo– ve i pistoni delle pit, potenli lllU('f'hinc. Le è accaduto (ILrnl<·o!md1e rende attiva cd cffical'C la forza la1culc. La medesima cosa avviene 11cr gli ideali. Cli ideali sono pensieri. Fin– tanto <·hc esistono puramente allo staio di pensieri la loro forza interna rimane indficace, per <1uanto vi\ 1 0 po,11saessere l'enlusiasmo e 1>erquanto profondo pos<:a cs:ere la eonvinzione clic li accompa1?,na. Soltanto quando vanno a far parie di qualche particolaril:I umana. la loro for.w diviene <"rfì<·af'e,• ArnERT SCIIWEIILER 1 lo "M1'11writ." di f:rnriullczM Il d:1 il \Olume II llis1wt10 llt'r la , il:l ,i a rur:i di Charles H. Joy, Edi1.. Comunilà. Milano 1957. pap:g. 173, 174, 175. 281

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