Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

« Aspects de France J) (tiratura: 20.000 cupie); i nostalgici dell'era di Vi– chy di cui sorw porwvoci la rfrist.a <( Ecrits de Paris » (25.000 copie di cui 16.000 agli abbonati) e il seuimanale (< Rivarol » (45.000 copie); i catlolici t< iritegristi )) (e< Verbe », leuo priru;ipalmente negli ambienti mi– litnri, 20.000 copie; (< ltineraire.~ )), « Hommes Nouveaux >>); molte pub– blicazioni portarw l'improrlla dell'origine dei loro principali collabora– tori e son-0 luti tmlli da tuio spirito antidemocratico ed antipl1rlanwntarc quali, ad esempio, i settimanali e le riviste letterarie: «Art)), « La Pa– risienne », « La Tablc Ronde n, ecc. Questa profusione di scritti pcriudici portanti il segno della forma– zione m,mrassiana (dal monarchico Maurras) contribuiscono evidentemen– te a creare ed a mantenere un settore <l'opinione nettamente contraria al I( sistema)) della Quarta Repubblica. Esso corrisp<mde tuttavia piuttosto at.l imo stato d'animo clie alla. diretta espressione di un movimento orga– nizzato. Un posi.o speciale è quello che occupa << la Nati-on Francai.se>> il cui gruppo dirigente si richiama pure al pensiero di Charles Mau,rras, m.a il suo linguaggio che prende, tanto sul pi<mo nazionale quanto in campo inJ.er,w.zio,wle, differiscono dalle opinioni del defunto (( maestro )J. Così. I( la Nat.ion Francaise >> ha pre.m posizione in favore dell'alleanza di fatto della Francia con lo StalO di /srtiele, in tal modo abbandonando la tradi– ;;;ione antisemita del Maurras. Negli ambienti poujadisti - vasti settori del <Jual.e ritornarw ai clas– sici mercanteggiamenti elettorali e parlamentari - l'attrazione dell'uo– mo forte e delle parole d'ordine semplificatrici rimane immutata, ma 11-011, per questo cost.ituisce uria for:za politica di grande importanza. Fra i residui del Gaulli,ono si manifestano ancora e sempre delle tendenze autoritarie, per <11ranto la lunga partecipazione dei C(lpi al gio– co eleuorale - che co,ulaurwno o. parole per meglio servirsene ira.pratica - abbin condotto i p<irtigiani di un regime presidenziale ad un eccesso di verbalismo piuttosto che ad un estremismo di fatto. In, tutta obiettivilii, bisogna <1uindi dire che il fascismo non si mani– festa come forza effettiva. Ma ciò non vtwl dire che rwn esi.starw ele– m€nli costitutivi di un pericolo fa.~cista. Le enumerazioni che precedono, dimostrano anzi clic si trovano molte delle condizioni che sono necessarie 11lla formazione di urt movimento fascista. Il maggiore ostacolo che si oppone alla cristallizzazione di un tale movimento sta nella prevalente prosperità economica. Non v'è disoccupa• =ione nè declassamento della piccola borgfie.~ia, e per co11segue11za, non truppe disperate pronte a lasci.arsi irreggimentare. Esist.e per liltro un fat.– tore favorevole alla nascita di un momento fascista, e questo è il serilimerito della decadenza imperiale. Lu definizione di un ex - governatore generale delle colonie, Robert Defovignette, illumirw questo fenomeno psicologico co11 queste plirole: « I francesi riportano sui loro territori d'oltre-mare i loro sogr1i riaziorwli inappagati: la grande::;::a, la potenz11, la gloria. Par- 27S

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