Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

t'IH' non ;. eviclcnlc non e,.i,.te », -.ari 1 lf•1·ito chiedersi d,wc abbiano i !!ili• di<·i della Corte Costituzionale attinto In prova e,,idcntc di questo 1< appar– tenenza della quasi totalità de~l'ltnliani alla Chiesa cattolil·n n. f'or-c nei rc-~istri parrocchiali ehe testimoniano del numero degl'ltaliani bat1('zzati dai Parroci? O nelle ri~poste datr nlla domanda delruhimo (·cn:ii111c1110 dw chiedeva ai cittadini adulti 11011 quale religione profcssn~scro 111a in <prnle (hiesn fossero stati ba1tczznti? Dohbiamo credere nè in queste n(· in quelli, f)Oiehè nè il hallcsimo impnrlito cl'autorilii a bambini privj cli volontà e- di coscienza può impc~nnrr lu lor futura personalitil di adulti, n(• In diehiarazione d'un dttac1ino di qual fu la Chiesa che clicdcgli il bat– lc-i:.imo. mnfcrisce allo Stato il diritto cli considerarlo tultora aderente a quella Chiesa . .Magnifiche vite. vis!mtc fOtt alto spirito religioso. sono s.tate t·oronntc da meravigliose morii, in placida serenità. dopo il rifiuto dei Sacramenti di quella Chiesa eh'nvc-,•n t'fCduto d'acquistarle <'OIbntte!:limo: ri<'ordiamo, rra i tanti, e per 11011 "itarc d1c dei re('en1i. i coniu~i Ba11i~1i. llencdctto Croce, Piero (alamandrci. Gaetano Sal,,emin.~. Fnnanda \Vi11gens. Nr tale apparlcnenza può arµ;uir~i dal fatto ehe i eit1ndini div"nuti adulti generalmente seguono, a lor volta. l'usanza popolare, radicala m:;llt· ('Ot1sue1ndini, di far battezzare e ncsimarc i loro figli, essendo bene noto "lw a queste ('Crimonie il pubhli,·o !lOli1amcnte non annc11c (•hc un scn– timenlo religioso vago e generi(·n, f.c11znmisurarne la portata e 11" ('Onscgucn– zc mornli e giuridiche e sociali. Anzi, nd essi sfugge, per lo 1 }iì1.il sip;ni– fi<'ato di quel rito, loro oceullato dnl gcr~o latino; il qual !:lignificato. ~(' ro~sc ('Otnpreso, J>robabilmenle indignerebbe molti ('On la sua triste inti– mazione: « Esci, immondo spiri10 di Satana. da questa creatura, ,,er far posto allo Spirito Santo». ~r può dirsi che la sanatoria alla mancata adc-– ,:ionc- esplicita alla Chiesa sia data dalla maggioranza degli adulti 1·011ra– dcmpicrc nl precetto pasqualC'. o a quello della Messa domenicale, o a quello (che sembra star pnrtirnlarmcnte II cuore alle superiori :iu1oritì1 ecclesiastiche e che viene dal dcro abusivamente e con ogni mezzo in(·td– cato) di votare pel Partilo politi<"Odesignato dalla Chiesa. Tnfnlli, chi ig:no• ra le vivad deplorazioni dei hollellini parrocchiali e delle Ptiq1orali elci VC's(•ovi per l'altissima percentual" di (( cattolici )) che trascurano d'ottc-m. pcrarc a quei precetti " ad nitri (' le loro dichiarazioni l'hC' 11011 r.,i i.· c-at– tolici se non s'ubbidisce a tutli i prN'C'lti della Chiesa? Ben poteva il Sismondi i-nivt're un secolo fa: <' :\'on e'(' po1,olo in Europa piì1 dedito clell"italiano ai riti religiosi e meno o-.,;c-rvantc dei do– veri e delle virtÌI fHOIJric df'I Cris1ia11c-c:.imo che esso profo.,,.a; inq,c~n1110 n ,:i:iocare a rimpiattino eon la (·o~"icn:r.:, piì1 d1c ad os~ervarne i pre(·clli »: e il Machiavelli e il Guil'ciardini aV('VtlllOj!ii'1fatto risalire la eolpa di eiò alla Chicsn. Ma oggi neppur ialc 1·onclo11al'Slcriore e lalc oi.~l"rvnnza for– male degli obblighi di culto può (•s:3erf'adottata quale presunzione di ap– partenenza della maggioranza d,~gl"Jtalinni al Cattolicismo. Ciii anni sono, :Mons. Ceriani scriveva in « Cristianesimo e Umauismo »: « Molti cristiani 261

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