Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

ratu. Di nuovo Franco ha fauu ricursu alla polizia, ha chiu~o i maggiori sta• bilimenti indtl,Striali, sospew nelle Asturie per quattro mesi i « diritti co– stiluzio,wli )) (J'habcas corpus, i diriui <li circolare liberamente in terri– wrio iberico), chiusa la facoltà di medicina di Barcellona. Da urta protesta della Fetlcrazio11e dei Sindacati Liberi che in occa– sione di quegli scioperi si era riunita a Hrnxelles per inviare la propria soiidarielà ai lavoratori spagnoli, pare che motti degli scioperanti arrestati siano stati deportati in altre provincie. Dalla protesta (che li o,wra) degli studenti universitari italiani all'ambasciatore spagnolo a Roma, pare che gli studenti spagrwli arrestati saranno giudicati da wi tribuna/e speciale. Ma mentre i lavoratori sfidano polizia e legge a1iliscioµero, rivendi– cavano il loro diritto ad una vitfl pùì umaria, il diuatore sicuro di sè, di– chiaraua alla stampa che << gli anni difficili per la Spagna, gli aunj del– l'angoscia economica sono passati ... e il noslro movimento (falangista) en– tra ora nel suo secondo periodo, un periodo di realizzazioni splendide >1. Un regime che si sente sicuro e forte non ha bisogno di mantenere in vita utW stato poliziesco, di far funzionare, così di frequente, il tribunale speciale per giudicare coloro che ,, sono irtcapaci di adallarsi al regime "· E non ha le carceri 11,è i campi di concentr(u,iento popolati du (( oppo• sitori ». Nonostante i venti anni di oppressione franchista il popolo spagnolo non si dichiara vinto e continua n rifiu,.tarsi te11acemente di aderire alfa politica di Franco. /.,a causa del popolo spagnolo conserva la ptirezza ed il valore dei primi armi di lotta, e aderire ad essa o rifiutarla serve ancor oggi a distinguere gli nmici dai nemici della libertà. Forse, ore decisive si avvicinano per il popolo spagnolo, per cui egli più che mai ha bisog,w di sentire che gli amici di ieri gli rimangono fe. deli. J-la bisogno di una solidarietà morale: bisogna dargliela generosamen• te; bisogna che non una protesw esca da un paese ma cento, mille e da tuui gli strati sociali. La causa chdla libertà ci g11adagnerà ovunque: perchè cssci è una sola ed è indivisibile. V. LA FRANCIA STA SUICIDANDOSI La guerra di .Algeria che co::;ta più di due miliardi al giorno alla Francia. oltre agli uomini che cadono da una parie all'altra, ~111 sprofondando il paese 11d caos morale et! economico. Ad onore della Franciii bisogna dire che \'i s0110 molti uomini, intt'I• le11uali, scrittori, giornalis1i, ar1isti, oltre a grandi masse JIOpolari, che sono contro la guerra in Algeria, contro lo spirito colo11ialis1;1ancor vivo nella classe drigente fran– cese, e che comprendono che lasciare 1'1\lgeria non sig11ifica affollo che la Fraucia di– venti più pOl'era, meno considerata e meno gq,nde, Anzi, è proprio l'os1i11azionc i11 una guerra idiota che è slala condotta con me1odi 11azis1i,che disonora e toglie ere, dilo a quel paese. Ma la situazione tragica in cui si è messo il go\•erno francese, J'im– lJOSsibilità di uscirne senza do\'er coufossarc i suoi errori e le sue colpe, fanno si eh;• 259

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