Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

LA PROPAGANDA POLITICA Storia e tecni4:'o LA PROPAGANDA politica è un fcuomeno del nostro secolo, reso possibile dalla concentrazione di masse umane (rivoluzione industria. le, urbanesimo ecc.) e <falle nuove lccniche d'informazione (stampa, radio e cinema) e di comunicazione (treno, auto, aereo). I discorsi del– l'Agorì1 e i graffiti elet1orali di Pom– pei ci appaiono ormai un balbettio in(an1ile di fronte a quel formida– bile strumento politico che le dot– trine e gli stati totalitari moderni hanno fatto della 1>ropaganda. L'av– vento del bolscevismo e le vittorie del nazismo restano inspiegabili sen– za quest'artiglieria psicologica crea– ta da Lenin e adoperata da Hitler in maniera massiccia contro i suoi nemici interni ed eslerni. È stata an– che In pubblicità commerciale ad a– prire la strada alla propaganda po– litica. Con una tecnica perfezionata da ricerche di fisiologia, di psicolo– gia e di psicanalisi la pubblicità rie– sce o~gi a suggeri re al consumatore opinioni che diverranno « sue », rie– sce pcrfìno a cambiargli le idee. Ne• gli Stati Uniti, a1>plicando gli stessi metodi al campo politico, si hanno parate elettorali con orchestre, girls e cartelli. Il primo grande modello di propaganda politica (u ccrtamen• te la Rivoluzione Francese con i suoi cluhs, le assemblee, i comilati rivo– luzionari, la Marsigliese, il berretto frigio, le feste della Federazione e dell'Essere Supremo, la marcia su Versailles, le manifestazioni di mas. sa contro le Assemblee, la ghigliot– tina innalzata nelle piazze ... Fu un grande esempio cli mobilitazione psi– cologica. Le guerre moderne, poi, hanno stimolato e scatenato sempre pili gli istinti, i pregiudizi, tutti gli inconsci sentimenli aggressivi delle masse, preparando cosi il terreno al– la propaganda che 1>rcccdc e segue alla guerra, è la c-ontinuazione della guerra. è la stessa guerra combattu– ln sotto altro nome, con altre armi. Propagond11 bol&<'evicn D ci 30 volumi delle opere com1>le- te di Lenin almeno 20 sono essen. zialmente degli scrilli teorici. E' sta. to senza dubbio uno dei più grandi propagandisti della s1oria, il S. Pao– lo del marxismo. Prr lui Ln coscien– za di classe di Marx non basta, non basta la lolta economica. la lotta sin– dacale. Ci vuole la coscicn:;a politi– ca. Ma per svegliare, educare e gui– dare gli operai nella lotta è neees. saria un'élite di rivoluzionari di professione, avanguardia cosciente del 1>roletariato. Lo stmmento, col quale l'élite raggiunge la massa, l'a. vanguardia muove la classe è il par- 203

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