Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

3 LA MENZOGNA DEL SISTEMA RAPPRESENTATIVO À D OGNI co,isult~zione elettor~le c'.è q1~alcl1ews'!' che. è u~gente sal• vare, ed è proprio sotto la minaccia di un pencolo imminett.te che si crea l'atmosfera propizia alle campagne elettorali. Accade per le elezioni quello che accade per le gtierre. Ognmia di esse è <( giusta. >> è « santa >1, è (< in difesa della civiltà >1, ma ognuno dei due co111.endenticrede di essere il paladino della buona causa. Nell' attuale competizione elettorale, una metà circa dell'elettorato seguirà. coloro che dicono che il pericolo da sconéurare è quello << comu• nista 1,, l'altra metà coloro che afferman-0 che il vero pericolo è il « cle– ricalismo ». Ed in questa mistificazione di valori e di situazioni, nessuno più ci capi.~ce niente e la maggior part.e della gente voi.a a caso o sorto la suggestUme di persone che lianno interesse a far votare in quel dato modo. Nella mia prima risposta all'amico G. D. avevo cercato di rimanere aderente alla realtà, e di propo:,ito avevo evitato argomenti teorici qua– li il principio d'autorità, l'influenza nefasta del potere, le menzogne e le illu-'lioni legate al sistema ra.ppresentativo. Quando la realtà offre in abbondanza motivi che giustificano il nostro astensioni5mo, è inutile sco• modare i principi e le teorie. Le quali sono vere e giwte solo se trovano una conferma u.ell'esperienza. Se io mi ct>nvincessi che il votare fa avan.. zare di un passo, sia pur minimo, la catLSadegli oppressi, non esiterei a rilegare in soffi.tta l'astensionismo anarchico. Ma, anche que5ta volt.a, voglio mantenere il discorso sul terreno rlei fatti. Raramente gli uomini che vengono mandati alla Camera ed al Go– ver,w lianno delle capacità per assolvere il loro mandato. Vengono scelti o proposti in base a criteri politici (militanza in un pa.rtito, cc.riche ri– coperte, prestigio politico, possibilità di difendere e rappresentore certi interessi ecc.). Si cercano uomini rotti alla politica, che 110n lianno quasi mai esercitai.o ima professione o un mestiere, che non hcmno competenze speciali per pronunciarsi sugli infiniti problemi clie riguardano il po– polo, in modo eh' essi sono sempre costretti a servirsi dei burocrati della macchina statale che gira sempre nello stesso senso (o quasi) anche se gli uomini di governo cambiano. Ma, ammettiamo pure che vi sia un governo socialista o democratico che sia veramente deciso a fare le cose per bene. Crede G. D. clte la– sciando intatte le strutture sociali attuali, quel governo potrà creare una società socialista o democratica? Quando nel 1936, Léon Blum, diventò capo del governo francese, do– veUe affrontare il grande moto delle rivendica.zioni dei lavoratori, dell'oc• cupazione delle fabbriche da porle degli operai, ma fu obbligato di tener sopratutto conto delle esigenze " delle richieste padronali, non JJOfè toc. 168

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