Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

Se c'è poi un problema che la Chiesa avrebbe dovuto già eia tem110 aver risol– to, per il bene di tuua l'umanità, è quel– lo della guerra. La vita umana, essa di– ce, ci è slata darn cln Dio e nessuno de– ,,e togliercela, quindi dovrebbe proteg– gerla e sottrarla ai m:'lssacri, Invece il messaggio mualizio del Papa del 1954 fa dis1inzione (come se ciò fosse possibile!) Ira guerra giu.sla c,l ingius1a e nel suo di– scorso, del seuembre dello stesso anno, ar• riva persino n gius1ificare la guerra ater mica, baueriologica quando essa è indi– s1•ensahile per la difesa. E qm1lc sarà quel capo dello Staio che se decide di forla non gindicher:ì che è indis11c11sabileper la di– rcsa? (Del resto il gesui1a Angelo Bruccu• Ieri ha serino il libro « Morali1à della guerra » con l'a1•11rovaiione dell' autorità ecclesiastica e questo ci fo pensare - ae– cos1mncn10 non arbilrario - che il fasci• smo 11arlnva volentieri della bella guerra). li Papa arriva persino a non ammettere l'obiezione cli coscienza al sen•izio niili– rnre, men1re, è 11010, rhe In Chiesa h:i chiesto ed 011cnu10 1:i dispensa da tale ser– vizio per i suoi sacerdoti (Non lutti gli uomini, quindi, sono figli dello s1csso Dio?). Ln Chiesa si è is1i1uzionalizzn1a: il cor– po mi.stico di Cesti Crùto non è altro che In Chiesa Cauolica apostolica romana con 1uoi dogmi i suoi S:'lernmen1i, la sua au- 1ori1à, con le sue discriminazioni a secon– da della cieca ubbidienza ad essa tra fe– deli cd infedeli, Ira buoni e rc1irobi, con le sue vendcue conuo coloro che l'nbban– tlnnano (l'nrr. 5 cld Concord:110 che sia• bilisce che gli ex-ecclcsins1ici cauolici non abbiano impieghi che li mcuano a comnt• to con il 1mbblico, debbono cioè, come se fossero dei lebbrosi, rimanere :ii margini della societit, avere una viln difficile per espiare il loro peccato cli aposiasia). La Cbicsn Cauolic:i, 1111nnclo ha s1nbili10 dei Concordali anche con dei « bnrbnri » (i\fossolini, Hitler, Frnnco, ecc.) ha scm• pre ecrcalo potere J)er sè, ,,cr i suoi &a• cen:loti e mai per i popoli, L:i Chiesa è nntimodcrna 11crchè basa 58 lutto il suo sa11ere sui libri della Bibbia e con1inun ad affermare che rnli libri le sono s1a1i dn1i da Dio 11crc.hèessa ne sia In sola custode cd in1erpre1e. Cosi, 111110 quello che vi è di nuovo nella scienza e ncll:i cultura, de,,e essere souoposlo al– l'i,ueri,rctnzionc del Pn11n il quale impo• ne il suo giudizio in merito. (Si è vislo per il pario indolore, per gli anestetici, per il co111rollodelle nascite e in ben ahro ancora). E (111alc imagine mostruosa essa ci dà del suo Dio che, Jlcr colpa di Adamo, ha condannato per sempre tulio il genere u– mano; che condanna i figli llèr In colpa dei padri (un bambino non b:111czza10va diriuo all'infonio); che - lo dicono i te• Sii sacri - comandava le uccisioni, le stra• gi, ,•ole,,a i sacrifici cspia1ori cnae111i, si \'Cndica,•a 1erribilmente e continua a mi– nacciare gli uomini che 11011 credono in lui, delle 11enc c1erne dell'inferno? La Cbicsn si è faua ricca e 11otcr11e;h:i coslruito templi o,,1111que, ha nggiunlo dogmi (quello ultimo dell'Assunzione), nl– lri santi ai giii tanti che aveva, ma ho di• mcn1iea10 l'essenziale, di seguire l' inse– gnamento di Gesù Cris10, così che essa ha ucciso lo spirito crisliano. t comprensibile, qui1111i,che im·ece di lasciare tra gli uomini Gesù Cristo l'ab– bia, dopo tre giorni ncp1rnre i111cridalla sua morie, fono s:ilire al Cielo. E molto pi1'1facile ndorare un simbolo che rendere 011er11ntelo spirilll di Gesù Cristo, cioè moltiplic11re l'amore, 11ra1icnre il perdono e la solidnrielì• tra u111igli uomini senza 1listinzioni di buoni e di cnlli,•i, di ricchi e di poveri; è molto più difficile predi• care le "eriti• ira il po110lo, con l'esempio e :affrontare magari gli s11111i. e Jo crocifìs• sione che pronunciare, nei comodi e rie• chi palazzi, messaggi al microfono. Aldo C:ipilini, in questo libro, ci fa sentire che dh•ino è l'umano che si tro– ,,a in lutti coloro che rimangono nper1i al loro prossimo e che niente di divino vi è invece nel Dio che viene celebralo ed ono– rnlo secondo i riti della religione di Pa• pn Pie XII. C. G.

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