Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

il principio egoista potè s\'ilupvarsi in Europa fino alle sue estreme con– seguenze ed aberrazioni; le forze e• conomichc dcll'imperial.ismo presero coscienza della propria natura e dei propri fini dandosi nuovi ordina– menti politici cd uu nuovo credo. Col fascismo si strapparono la ma– schera democratica e col nazismo mostrarono apertamente il loro voi. to inumano. Il Cascismo, tra la mal– celata simpatia di tutto il capitali– smo mondiale, deuunciò l'anacroni– smo e l'ipocrisia dei principi demo• cratici, in ciò favorito dalla loro de– cadenza nelle coscienze e negli isti• tuti; attuò la loro liquidazione sul piano politico liberando l'espansio• nismo capitalista da un credito di principi incomodi e superati. Ma la società hn sempre bisogno di w1'eti– ca rispondente alla sua nalura, che garantisca la continuità delle sue istituzioni radicandole nelle eoscien. ze umane. La società aristocratica e I,: monarchie assolute tro,,arono la loro etica nel diritto divino ed il loro comando fu accettato per secoli come grazia di dio. La sovranitii del popolo subentrata al diritto divino iufinmmò i cuori e segnò l'inizio di una nuova epoca, ma soltanto una società senza classi gli avrebbe dato <'oncrctezza; l'avvento delle borghe– sie ne fece una finzione polilica sbu– giardata prima dal proletariato d– ,,oluzionario e poi dalla stessa bor– ghesia nella sua espressione fascista. Ma il raseis.mo fu critica e uega. zione, (u amiparlamentare, anti[ibe– rale, fu un solenne 110 a tutto il pas– snto equivoco del capitalismo, ma ad esso non diede la nuova etica che gli abbisognava e tentò invano copri– re il suo primitivismo con tronfia rC'toricn. Questa nuova etica il ca1>i. talismo imperialista l"ebbe dal na– zismo che sotto veste politica fu mo– vimento religioso e seppe fanatizza. re il suo popolo non maucando d'e– sercitare un potere suggestivo nel vuoto della coscienza moderna. Fu così che con slancio messianico il più Corte capitalismo europeo si proiet– tò minaccioso nel moudo per la se– conda volta allo scopo di conquistar– lo e mutarlo secondo la concezione imperialista della vita; e il mondo dovette difendersi dall'Europa come (la una maledizione, in una lotta or– renda all'ultimo sangue. I due fatti fondamentali di questo secondo dopoguerra sono certa.mente la fine del primato europeo nella ci. viltà, passato a potenze extraeuro– pee - ed il moto di libera1:ione dei popoli coloniali dall'ol"ientc all'oc– cidente che assurgono a indipenden. ✓.a politica ed entrano a bandiere spiegate nel cousor.tio degli Stati moderni; cd ambedue questi fatti suonano per l'Europa rintocchi fu. nchri. Le due giovani potenze egemoni– che ci ripagauo di ugual moneto., con l'asscn•imeuto politico e prospettive di sterminio, mentre i popoli che na– scono all'.i.ndipenden:01 hanno come battesimo la guerra all'europeo e l'odio contro di esso. Se <1uesto moto di liberazione provoca gravi scosse nelle vecchie potenze colo. nialiste in declino, la carica d'odio antieuropeo ch'esso contiene è una nube minacciosa sul nostro diveni. re. In questo secondo dopoguerra l'Europa sta vivendo la sua nemesi storica. Invano i vecchi predoni co– lonialisti tcnlano salvare qualche brandello del loro inic1uo potere, in– vano i nostri governanti corrono ai ri1>ari con alleanze JlOlitiche e trat- 19

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