Volontà - anno X - n.11 - 30 settembre 1957

to di una t.oncezione o teoria del pensiero di Dante, perchè cozzereb– be ad ogni piè sospinto in una aperta inflazione a quella dottrina, ma non si presentano piì1 come contrad– dizioni se si riguardano e si ricono– scono come motivi polemici che !mono solo lo scopo di risolvere una questione, di dare una soluzione ad un complics.to problema politico e morale, di avvalorare una tesi, di esprimere uu punto di vista, di con• densare e inquadrare un· argomcn. tazione, che nascono da circostanze immediate e contingenti, che sono valevoli per un auuale momento sto– rico, ma che Dante intende proietta– re nel Iutul'O, in un mondo avveni– ristico e ideale che non sarà mai realizzato in quanto non è indagata la natura e la genesi di quegli isti– tuti Chiesa e Stato preposti a rcaliz. zare una società migliore e la pace universale, non la natura dell'auto– rità (o meglio l'autorità per Dante è sempre di origine divina e noi mo– derni consideriamo errata questa concezione), il che sarebbe preten– dere troppo da lui uomo medioeva– le. Però Dante sentì moltissimo il valore della libertà umana anche ~e questa non rimane nel campo del- la estrinsecazione della volontà del sentimenlo e delle azioni umane ri– volte a conseguire un bene terreno, ma è diretta al raggiungimento del bene celeste. Così si ·appianano in lui tutte le tlivergenze, le contrad– dizioni, le antitesi, si smussano, si conciliano, si dipartono ed errano in una contraddizione J>iù grande e vasta che ha come termini la terra e il ciclo. Per questo si può Dm1te indicare come sin!esi del pensiero medioevale; in lui non prevale. uua dottrina particolare, ma tutte le vo– ci sono rappresentate e vive in qne• sto quad'ro generale ed universa– le. .Ma non sintesi passiva e impro– duttiva, al contrario auiva fruttuosa operante in quanto prodotta da un bisogno polemico di contrapporre al contigente l'eterno, al mondo reale quello ideale, all'imperfetto il per– ielio, alla politica particolaristica degli stati quella unitaria dello Im– pero, al prMicismo della Chiesa del tempo qucilo evangelico ecc., biso– gno polemico che ha convogliate tul– le le soluzioni; ha indicato tutte le tesi pervenendo ad una concezione sintetica della vita politica, socia– .. e morale degli uomini. GIANNI DtECIDUE CISSMB 1:ra le tante sigle che i;ouo ormai en1r:11en for 11nrtedel nostro linguaggio c'è an– che (1ues1'uhima. Pochi sanno ehe cosa ,uol tlire. CISSi\1.Bsigui/Jca Centro ltaliar10 per lo Studio del Successo di Mil.·c 80,1sior110. Si traua di un riuovo Ente, da10 che la TV da poco è stata irurotloua iu ltalia. Qucs10 nuo\'o Ente (l sov\'tmzionato dnllo S1ato cd ha come presidente l'on. Dino del Bo. Quale beneficio ne possa \"Cnire al 11011010 i1aliano, proprio non si vede. Cosi come 11nresiano buuati vin i 110-120 milioni che il Governo spec.de ogni anno per il festi\•al del cinema a Venezin. Frullano sohanto ai produttori di film, ai di\'i e alle dive e ai pro11ric1ari di cinema. A pronunciarsi su un film dcv'~ere iJ pubblico. Chnrlie Chaplin (se 11011 crrinmo) non ha mai avuto bisogno di presentare un suo film a Venezia. Sarebbe interessante fare un cl~uco (se fosse possibile) di tutti gli Erlli parnssi1ar1 o imuili che sen'ono solo gli interessi di certi gru11pi o di 1ruale11no.Ne :mlterebbe fuori un mucchio di milinrdi s11rcca1iche \•engono succhiati al popolo italiano. Ma l'Italia fa bella figurn c()n le olim11iadi di Cortina d'Ampezzo, con Mike Bon• giorno, il fostivnl del cinema a Venezia e 1anta ahra roba del genere. 658

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