Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

CALUNNIATORI Lettera a "li Tempo., di Roma Gcnovn-Nen•i, J2-6-1957 Egregio signor Direttore, non sono una lcuricc del suo giornale e<l è per ques10, e solo perchè mi è stato i1wia10 da amici, che premio, con rilardo, visione di un articolo di Domenico Puglio• nisi, del 7 giugno u.s. Quest'articolo, or1re ad essere 11n'offesa aUa verità su cer1i faui dell'm11ifascisnto all'estero, contiene giudizi calunniosi veri10 la memoria di mio nrnrilo Camillo llerncri. Probabilmente Lei, signor Direttore, è s1a1a tran~ in errore dal suo collaboratort e J)Crciò non dubito che Lei vorrà J>nbblicare subito, nelle stesse colonne di seconda pagina in cui è apparsa l:t ,·ergognosa prosa di Domenico Puglionisi, la seguente rcui– fica, come me ne dà diriuo l'articolo 8 delln legge sulla s1am11adel 9 febbraio 1948. Domenico Puglionisi dice che « Bcnicri era una figura assai discussa. Venne de• 11unzia10 1111bblicame111e, fra l'ahro, e a più riprese, anche sulla sle!sa s1ampn dei fuo• rusei1i, come agente dcll'Ovra o di qua,che ahro 5ervizio segre10 del regime foscisla. Le 11olemiche sul suo 011ert110comi11ciarouo 11,jndal 1927 ». Invito il signor Puglionisi a citai-e una sola 11ubb1icazione anlifoscisla ones1a, fra quelle che si pubblica"ano all'estero, in cui la gra,·e cd ignobile accusa contro Camillo Uerneri sia contenu1a. Ad insultare Camillo Berneri, vi\'enle e do110 la sua morte, è sempre stata all'e111ero ed in Italia, gente che con il fascismo a\·e,·a presa l'abimdine di prosti111irsi. Si ,·ede che c'è rimasto ancor oggi ((ualcuno che ha ereditalo quella nobile tradizione. Per di– mostrare quale stima Camillo Berneri godesse in tutto l'ambiente antifascista nll'estero, basla ricordare il 11lebisci10 di solidarietù che ci fu ,morno a lui (anche da parte dei migliori uomini della democrazia fr:u1cese) <1uando l'ignobile spia Mennpnce cercò di :issassinarlo moralmen1e, dopo a,•erlo consegnato alla 11olizia belga nel 1930. Ancor oggi, a distanza di venti anni dallo sua morte, 11011 c'è nessuno di coloro che l'hanno conosciuto, anche fra quelli che non sono suoi compagni d'idea, che non pensi a lui con affetto e stima. Egli rimane, come ebbe o«asione cli dire Sandro Pertini, « il cavaliere dell'ideale senza macchia e senza paura ». Sono certa, signor Oiretlore, che Lei vorrà riparare all'errore del suo giornale se• guendo il buon costume giornalistico che im11011cche la verit;Ì sia ris111bili1auna voha che In si è offesa. In questo mo,lo riparerà pure all'offClla faua alla "edov:1, alla fìglia, alla vecchia 600

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