Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

vero strumento della lotta di classe rispetto al sindacato riformista. Amilcare De Ambris, sosteneva in– vece l'impossibilità di fare un lavoro erfìcace sul terreno rivoluzionario, res1anclo e entrando nelle file della Cou(ederazione del Lavoro. Tullio Masoui, altro sostenitore della tesi scissionista, sosteneva che la Confo– derazione del Lavoro era nata da un inganno, i rivoluzionari, essendosi lasciati giocare, non era piì1 po!:sihi• le riparare quel primo errore se non con la scissione. L'Ordine del giorno conclusivo proponente una 1.mova centrale sindacale suonava così: << Il Congresso Nazionale dell'ozio. ne !Oiretta, ria{{erma anzitutto il principio dell'Unità operaia necessa– ria al proletariato per completare le sue conquiste ·e conseguire i suoi de– stini; Rileva che la Confederazione Ge– nerale del Lavoro, come non ha sa– puto fin <1ui realizzare l'Unità, si dimostra evidentemente incapace di realizzarla nel futuro per la sua ten. denza sempre più spiccata a diventa– re un vero e proprio partito parla– mentare, chiuso cd esclusivista, tan– to da negare alle organizzazioni che non vogliono accettare senza discus– sione i dogmi politici e sindacali imposi i da quella minoranza che per fortuito caso e non senza traccia di frode si è impossessata di essa; Ritiene superfluo e improduttiva– mente dilatorio in base alla esperien– za degli ultimi anni insistere ancora nella risoluzione adottata al Governo sindacale tenuto a ,Bologna il 12 di– cembre 1910 (nel quale venne deli– berato un tentativo unitario coll'en– trala nella ConCederazione delle for– ze sindacaliste; tentativo che i rifor- 596 misti impedirono, rifiutamlo l' am– missione alla ConCederazione del Lavoro della Camera del lavoro di Parma, e di altre) risoluzione resa i– nutile dal con1egno della Con(ede– razione Generale del Lavoro che ha rifiutato, - con settario abuso mal mascheralo da cavilli procedurali - l'ad·esione delle pi.:1 notevoli e me– glio organizzate forze sindacaliste; riconosce che un vero organismo di unità Operaia non può esistere in Italia se non si ispira ai principi dell'indifferenza di fronte a tutte le confessioni religiose, della neutrali– tà di fronte a tutti, i partiti politici, e dell'autonomia sindacale; Delibera quindi: in omaggio a questi criteri di dar vi– ta ad un nuovo organismo nel quale d'accordo con tulle le forze operaie organizzate - estranee alla Confede– razione Generale del Lavoro - sia possibile alluare eeriamentc la rea– lizzazione dell'Unità Proletaria Ita– liana, sulle indicate basi dell'acon– fessionalismo cieli' apoliticismo di partito e clell'autonomismo sinda– cale. Il Congres.so fa però invito alle or. gnnizzazioni che acceuano quest'or– dine d'idee di aderire senz'altro al 1wovo Istituto Unitàrio lasciandole libere di lenere verso gli organismi nazionali esis1enti quell'atteggiamen– to che cre,leranuo più conveniente ai fini della conservazione dell'unità locale >l. ~ Congresso Costiluth•o dcll'U.S.I., Mo• dena, 1912, D1 BEaNuo1No DE Do:'tt1N1c1s, in «Sempre» almanacco n. 2 di « Guerra di Classe» S.I. 1923, pp. 176, cii. pag. 72.

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