Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957
sere riconosciuto con il gioco di pa– role e di propaga.uda, nè con delle dimostrnzioni di eroismo. J't legato e di pende da uno sforzo di conoscen– za della realtà presente, dc.i proble– mi essenziali, delle trasformazioni sociali interne. La riforma agraria, il risanamento dei servizi pubblici, lo sviluppo del– l'industria, la ricerca delle sorgenti di energia, la cooperazione economi– ca con l'esterno, il funzionamento di una vera d'emocrazia economica non dipendono dalle formule gene– rali nè da schemi /J<tssc-partout, cor– rispondono alla partecipazione di– rettu e ,,0Jo111arin degli interessi o– vunque essi siano, raggruppati in organizzazioni vive e coordinate tra di loro. Tutti questi problemi pos– sono essere risolti, totalmente o par- zialmente, ma senza che mai le pro– spetLivc d'una più grande democra– zia e di una pili grande liber!Ìl sia– no chiuse, con w1 presente cd un costanti: i1itcrven10 operaio, conta– dino ed intellc1tualc. È il ruolo del– la C.N.T. di oltrepnsi;:nre le genera– lità, di pre1n1rarsi ad entrare sicura ucll' organizzazione della Spagna nuova, se essa non vuol subire la stessa sorte della F.O.R.A. in Ar– gentina, c-ioè div('ntarc un bel ri– cordo, o qudlo della C.G.T. buro– crn1ica, cioè fnre della rapprcscnlan– zu. 1011 è u.11'opcraziont" politica chf' 1ti !ratta cli Mo11tencr<-o di coudou– oare, m:.l un'opera dn lungo respiro da intraprendere. Pcrchè Frnnco e i Franco esistono per il fnuo che i problemi cli S1}ag11anon sono risolti. Lou1s MERCIFR Di proposi10 abbinmo fn110 seguire quesio scriuo nll'nrticolo commcmoralivo di C. Cnrpio che ci 1>nrcl'cs1)ressionc di quello slnto 1l'nnimo, comune n molti emigrati spagnoli, in cui la fede, la s1,era11zadi vedere liberato il 1,roprio paese dal giogo di Franco, impediscono loro di 1,rendcrc conosccuza esaua della reahii. E' il caso di rj. pe1erc che: « le illusioni uccidono le possìbili1ù ._ li 11cricolo di una restaurazione monarchica è reale. t'mnmir:iglio Carrcro lllrmco. so11oscgrc1ario di Stato alln presidenu del Con8iglio, h:1 dichiaralo reccnteme111e che « il regime Sf1(1gr1olo vo verso la 111011arcl1io 1radizio11aleereditaria• e Don Jurm, il figlio di Alfonso 111, il prctc11dcn1e Ili trono, il 22 luglio u.s. hn follo le sei:uenti cli– chinrnzioni: « Ora si sili :umlia,ulo lii ri/oruw della Cos1il11zio11e pu fissare i poteri del futuro Re, come del /uluro govemo e delfo Camera legi.•ln1iva. Del resto la restau.ra – ziotte morw.rcl1ica tton è urlo 11ovittiera previs!a dallo legge di &uc«uio11e del 19:1-7. &anzior1alaplebiscitoriamc,ite. Tale rc1ta11razior1e è stata oggetto dcll'bico11tro mio cori il Generalissimo Franco in ca&adi 1111mio amico. 11el 1954. in uno villa 1lcllci fro11• liera portogl1ese •· L'Idea dcllii « monarchi11•· 1111r1rop1>0, si fo strada. Mohi non ,•i. sono contrari perc.hC la considerano un male minore della dina1ura di Franco e credono poi possi• bile, una Yohn in regime monarchico, ,li arri,•nrc pili in lii. Ma una resla11rnzio11emo• narchicn che hn In 1,rohahilil:• tli cncre cAhlcggia1a. fa,•orita, a1>11oggia1adA luni i go,·erni dcll'Europn Oeeidcni.tle e da 11ucllo nmerieano • non avrà 1111 carattere 1rnnsi– torio e rappresen1erà soh11u10un mulamcnlo di giogo. ti problema spagnolo è complesso, i, difficile. Non si JIIIÒ11fTro11111re con le dichia– razioni cli fede, 11cr qunn10 sincere e nppassionn1e esse siano. Bisogn11che lo spirilù critico, la devozione, In ,,olontii di sncrifìcn~i Alla camm ~pngnola, si anacchino ai problemi reali, fo11damcn111li della S1mg11ad'oggi. 582
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