Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957

d'energia da sfruttare in beneficio d'una nuova casta e da incanalare verso l'assolutismo. Però l'ingenuità ha w1 limite e l'eterno fanciullo (ch'è onnipotente e non lo sa) non può continuare a tenere gli occhi chiusi. L' appoggio dello Stato rµsso ha fatto la forza e la debolezza del par- 1ito comunista. Gli ha dato potenza materiale ed economica, gli ha dato il falso prestigio delle posizioni con– quistate. ~erò, asservendolo ad 1ma politic-a cli Stato, gli ha tolto qual– siasi consistenza teorica, qualsiasi .coerenza tattica, giacchè per un go– verno - e specialmente per un go– verno assoluto - teoria e tattica sono una cosa sola e variabile, e consistono nellC parole d'ordine e nei metodi più adatti per conservare il potere. La progressiva convergenza fra il bolscevismo e j( fascismo è quindi un fenomeno naturale, destinato ad accentuarsi a misura che si consoli– da in Russia lo Stato autocratico colltro le naturali lendenze rivolu– zionarie delle masse. Viviamo in 1111 mondo in cu.i il vocabolario ha po– chissima importnnza. La realtà, che non va d'accordo con le parole, non è complicata. ,Una rivoluzione, ma– turata dalla guerra e dalla sconfitta militare, abbatte una classe domi– nante. Dal popolo sorgono i nuovi dirigenti. L' organizzazione del re• gime rivoluzionario prende la for. ma di una dittatura. Questa dittatu– ra segue la traiettoria di tutti i po– teri costituiti: tende a fortificarsi ed a perpetuar&i; tende a trasfor– mare i parligiani che l'hanno fatta sorgere, in un esercito permanente, disciplinato, non pensante, apoliti- 500 co. Risorge intorno al potere asso– luto ed uni personale una classe pri– vilegiata che ne è sostenuta e lo so– stiene. L' humus sociale è stato ri– mosso fin dalle più profonde zolle, ma l'eterno inganno del potere si ri• pete, con altri uomini, con altri stra. ti cli persone che prendono il posto dei precedenti e s'identificano con essi. È la storia di tutte le rivoluzio– ni che sono sboccate nel riconosci– mento dell'autorità dell'uomo sugli. uomini: dalla cristiana alla frnu– cese. Non poteva essere altrimenti per la russa, cominciata con la dittatu– ra e continuata con l'eccidio dei ri– voluzionari coerenti. Certo, un' int• mensa trasformazione economica è avvenuta, ma quest'opera che do– veva essere d'emancipazione, s'è trasformata in un mezzo per mette– re al servizio del governo e d'una burocrazia privilegiata un potere e– norme che co12trolla la vita umana nei pili diversi aspetti: il politico, il culturale, l'economico. Tale è la ca– ratteristica del capitalismo (non so– cialismo) di Stato, a cui s'è arrivati in Russia. E qui si comincia a vedere la con– vergenza fra la controrivoluzione russa della falce e del martello e i regimi reazionari d'occidente. In occidente la plasse sfruttatrice non ha cambiati i ,suoi quadri, però sen– te anch'essa, sotto i colpi della cri– si interna che la travaglia, la neces– sità d'una trasformazione. Dal capi– talismo privato e dal <lominio della concorrenza, siamo passati ai trust, che lasciano poco posto all'iniziati~ va individuale e mettono il potere (non il beue;fìcio) economfoo in po– che mani; ecco un primo passo ver-

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