Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957

LETTERE I CONTRADDIZIONI Parigi, l aprile 1957 [ A LOGICA canesiana che ha valso alla Francia una riputazione di ra- .J gioncvolezza e di chiarezza nei paesi stranieri, sembra ::,comparire completamellle dalla sua vita interiore. N,:m c'è che da pescare nelle aCljUC torbide dei quotidiani per raccogliemc reti pieni di mostruos.c assurditìt e di incoerenze. Incominciamo dall'esempio piil recente e nello stesso tempo il pili fla– grante: quello del voto di fiducia dato dall'Assemblf'a nazionale al governo Guy Mollct. Su 505 deputati, 221 hanno stimato che bisognava che l'attuak ministcro continuasse la sua politica: 188 hanno mauiCest .i.to la loro oppo– sizione apertamente; 186 si sono asteputi o non hanno preso parte al voto. Ciò significa che In « fiducia » non esiste, ma che il governo responsabile della guerra in Africa del Nord è autorizzato a proseguirla. Ciò ~ignifica parecchie nitre cose ancora: tra l'altro che il programma sociale dei mini– stri socialisti perde ogni probabilitì, cli essere realizzato, e che la repres• i;ioue in Algeria sarà condotta dal partito che, al momento della campagna elettorale, si era dichiarato favorevole alle trattative. Se si esamina il comportamento dello stesso ministero negli affari in– ternazionali, si constata che da una 1>arte esso afferma la sua volo111lt lli costmire J'Euro1rn, di realizzare il mercato comune, d'abolire le barbarie doganali, e dall'altra che lo slogan di Ramadier, ministro delle fìuanzc– è: « comperate merce francese>>, che la cateratta delle garenzie, delle pro– roghe e dei contingentamenti obbligatori degli esperii parigini per proteg– gere l'industria nazionale l'encle inoperante tutta la politica europea o rinvia la sua realizzazione ad un lontano ed ipotetico avvenire. Alla vigi– lia della firma del trattato che istituiva il mercato comune, a Roma, le au10- rità francesi dichiaravano bru1almen1e 1 per esmpio, il !ermo all'importa– zione dell'indivia belga, ciò che procurava immediatamente la reazione a Bruxelles d'elJ'interdizioue dei liquori e della verdura francese. Curioso me– todo di unificazione, questo, che isola ancora un poco di più un'economia già protetta al massimo. Ma le assurdità ed i paradossi fioriscono in ben altri campi. -154

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