Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

RECENSIONI SAVERIO MERLINO Concezione critica del socialismo libertario, .1 ,·ura ,li Al,lo Ve111uri11i •· Pier Carlo J\Jn,.ini. I.a Suoni ll:1lin, Fircu:r.c, 1957 Credo che ci gia in mezzo a uoi Cll1Al– c11110 che si a,•vicint1 con una ccrla clirfi. denza alle 011cre di Saverio Merlino. La ragione è nota. S. M., dopo di a,·er mili- 1a10 per venti :11111inel mo,•i.rnc1110 anar– d1ico e di avervi 1>rofu,.,o generosamente il ,;uo bcll'ingcg110, la sua coltura, sopJ1oru111- 1lo con coraggio 11rocessi, prigione, esilio, pas:1ò nel 1896 al socialismo. E' una diffi. 1lc112:11 errata. L'opera di S. M. merirn ,li essere conosciurn; muto <1uella che noi 11. 11arcbici rite11ia1110n1lida 1ù11'oggi, quanto l'ahra f'hc rifiutiamo e che può c1>scre1•re– ,sa come sptmto llCr discussioni e critiche 111ilissime. Se si esamina com11lcssivamente l'o1>er:1 del Nos1ro 1roviamo che quella rhe a1111ar1iene id suo periodo anarchico C ,•ivn cd auunlc nnche oggi. Ln degenera• :i:ione del socialismo, il pericolo del 101ali- 1arismo c<mtc111110 nel socinlismo di Stato, il dece111ramcr110come garanzia di liberlÀ. il prillci11io di reciprocità tra sfruttamento i'C011omico e domi,wzioue politica sono tul• •i concclti di S. M. che sembr:mo ancor 1>illveri oggi, dopo gli avvenimenti poli– lici del nostro secolo. La storia, dunque, ha dato ragione a S. i\f. anarchico e non a S. M, sociali,ua. Abbiamo, quindi, tutto ,la guadagnare dalla conoscemm delle ope• re di questo appassionnto i,1udioso che se11. tiamo nostro e sempre vicino i• noi in tulli i suoi scrilli. Ucl reslo, tra ~lerlino 1mar• chico e Merlino socialislu 11011 vi ru mai 1111 forle contraslo. Egli 1mssò al sociali– smo, come disse Malatesta, probabilmc111e 1>crchè anrnrcggialo 1>cr la 10Ueramm in meno n noi di elementi 1rnzzoidi, corroni e s1ravagan1i e J)er il suo bisogno di con• cre1iz:zarc e concludere. Ma tra i 1>ocinlis1irimu,;e uu isolato (egli cru 1ro1>1>0 liberrnrio J)er venire acceuato da cui) e sempre iu una J)Osizionc di cri- 1icn, con gli im11uh1i libcr1ari della sua giovinezzti e ma1uri1ii che lo porta,·ano a cri1icare il socialismo con argomenti nuar– ,.foci. Sa1•J)iamo che anche ,la anarchico 1ire(e– riva chiamansi socialistu.libertario (biso• g11a tener coni() che la dc1101ninaziouc di socialisl:1 all'origine del nostro mo,•i.rucn• lo fu ntlopcrntu per moho tempo, fìu quan· do i socialis1i 11011accenarono il sistc111<1 1iarlamcn1nrc e si misero sulla s1rada del JIOlerèJ. !da anclw 1lopo egli conservava 11cr stl cptclla 1/enomiuazionc come lo 1li– mostrn l:1 lettera che egli ilcrisse a 1'1:ls \cttl:111 il 25 novembre 1920, I ra11por1i Ira S. i\J. e gli anarchici fu. ro110 ,;empre :1111icl1c,•oli e l'amici.zia con \blatesta rima:se fr111errii1per 1111111 la virn. .":iolidnrizzò e difese i.emprc gli 1111nrchici: l:i sua difei;a di Bresci, degli accus:ui <ll'I Oinna, di Mafotcsta e Borghi nclÌ921 fu. rouo dei ,·eri ani di coraggio. 5. M. rimane. in,·ecc. 11111ensn1ore lrOJl· JIOJ scomodo 11cr i sociali;;1i. Se cosioro "'•· lessero riauaccarsi ad esso dovrebbero ri• 11ortarc il socialis1110 nlla 1111rezz11 <li idee c,J alla C'ombattivil:Ì che cs:so 1weva nei pri• mi 1cmpi, L"a11ual1;,·olume di scritti, a cui è slalt\ d1110il 1i1olodi << Concezione cri1ic11del so• cialismo lil>ertario », ei;ce in occasione del ccn1e11ario della nascila del Nostro. Co111- 1,rende mohi opuscoli, molti arlicoli, Sili· di a111>nrsigiornali italiani e rivislc i,trn• nicre (specialmente francesi) che non sono :solo scouosciu1e in hali:1 ma q1rnsi iu1ro. ,,ahili. Come J>eriotlo cli 1em1>0,vanno dnl

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