Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

ESPROPRIATORI E LADRI l,e crom1c/1e. dei 15ior11llli del g,·mwiu .u: or.su l1c111 dai.- ampie 11111i:i,• il'ww rapi,m compiuta a Cwsule - e 11i tlicev1J du w, gruppo di II amirchici lii, Di fatlo sii arrf'.stati locali era110 a11arcl1ici dichiarali: la loro complicità era però a.SM! .rita. mm 11rovalll. I ri– cercati di cui la poli:ia ha dato i nonu', o carico dei quali rra pur, tuM.rita ma 110n pro• i:ata la diretta rc.spon.M'lbilitàdella rapina (beato pae.cc , il nostro. dove "" questurino od m1 gior11aU.sta vos.so ,w aUumare elle una penano qual.sia.si è ulpevole d'un rea/o prima auai elle almeno m1 siudic,. l'abbia dimo,trato. e non è ponibile di/enden1i da toli gra. tuite accuse), sarebbero ,ua1i ,mcl1'eui anarchici, diceva110 i giornali. Può doni che allo fin~ fo indagini della poli:ia .m cui l,am,o 11,vorato i croni.1ti dei giorrwli ri1Culli110 il /rutto di /11111tui~ itttereuate, o mll8flri che /Ci dimo.<trit10 vere. Ve– dnmo. S11rcbbc r111i11di puerile t1oler discutere ora del /atto di crimaca in &~. Si potrà 1111rlore di 1111e&t11 ropit1a l! dei suoi t>/Cecutori quando l'acrmluto iia chforo. tlOII ora. 1'11t• tavia, 11rwlco&t1 è lume dire del prol>lrma che 11i è pre.,f'lltato n molti it1 queMa occasio,1e. Son tuttora vivi tra ,ioi ricordi di altri ICmpi in cui c'era clii« e11proprit1t1a 11 ed avevn ragio11i di farlo ed era stimalo per i ri!.clii cl1e affron/m;a ten:a nlcun &110peno11ale va11• tagsio. I.e perple,sitii so110 quindi ragionevoli. I tempi d'oggi &ono divu11i. di1Jer11e le cir– NMUm%c. diversi {l.liatteggia11wnti de1li 11omini. dì noi comt' dl!sli altri. Ila molto sen110 porsi quesiti 1'11ili II e11propriatori.,. - tmclw ice in ciò non vi .,ia alcun r1'f,.rimet110 d... termi,1au,. Pubblichiamo r,erciò volentieri la 11ott1 che u1ue. reMando aperti t1 clii voglia e,porre idee-concrele ;,, proposito. t s.,mpre utile pensare con i piedi 11111/a terra, fu.ori clall, 11ebulo,e " l('oric "· Il nostro fermÌ!IIIÌmo orientamento di /011do 110,1 l'Ì chiude cf'rtam~,u,– gli occl,i di fro,11e ai falli, 1111:i. N ELLA STORIA dei movimen1i rivoluzionari del passato recen– te ,,j sono molti saggi di« espropria. zioni » organizzate da militanti con il solo sco1>0 di sopperire alle ne– i·essità finam:iurie della propngand'a t dell'azione. ln pratica tali espro- 1niazioni nano congegnnte come fur– ti o <·omc rn1>ine: e racevano da con– lrnf>peso. per movimenti i rui a~so– ciuti erano iu genere poveri, ai <tcon– tributi» 1•he altri partiti o movin1en– ti intcrcs!lunti gente assai ricca estor• 386 (.,1, Rt:DAZIOSt: cevano dalle casse dei loro .-.o!!l<'ni- 1ori mediante procedimenti moral– rnf'nte non migliori del furto f' df'llu rnpina. Sarebbe focile illustrare cosi con– c·rcli di « espropriatori »: basti, f·o• me saggio di due mentnlitù e di dm· metodi, ricordare Stalin giovane f" Durn11i, il comunistu russo e l'anar– chico spagnolo. Vi flOn trn loro dif– ferenze radicali, sulle <1unli è i1111- 1ilt>qui insistere, du Hmto son ov– vie. Ma nonostante tali differenze, la

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