Volontà - anno X - n.7 - 1 aprile 1957

ANNO X n.7 I aprile 1m DIFENDJAMOCI DA NOI f>ARllAMO di un fatto ormai noro e che ha wscilato i commenti, piut– t.osro timidi dei laici, i cor1se11si della stampa cattolica, cd ha umiliato lo Staio italiano. Alludiamo al discorso del J>apadel 5 c. m. clic lw tenuto nella Sala J(cgia del Pala::o Apostolico in Roma, o circa 700 parroci predicatori qua– rcsinwlisti. In quel ,liscorso egli lui attirato l'attcn:ionc, con una vigoria tm.Cora nwggiore clella soliw, :wll'immorurlità di Roma, fomcnumclosi cltc non sia rispctlato l'art. 1 del Co11corclato in cui è detto: « In co,rsiclera:ionc del c«ratlcrc sacro della Cituì eterna, sede vesco– vile del sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e meta cli pellegri– naggi, il Governo italiano avrà cura di impedire in Roma tutto ciò che possa e.uere in, contrasto col detto carattere,., Roma, ha ancora dettQ il Pontefice, è ben lungi dall'essere come Dio la vuole, come Noi e voi In desideriamo ..... Roma offre allo sguardo di tutti un quadro di crudeiza impressionante. · Ecl a pro1·a della verità di questa sua affcrma::.ione, Egli citò l'esempio di clue manifesti cinematogmfici (11110 dei quali alto 7 metri e largo 3 ar– rivava fino al marciapiede!) che in quei giorni tappe:::avcmo i muri dì Roma (e clre do,,o il discorso del Papa furono im111ediatame11tetolti). Veramente, credevamo che~ Roma ci fosse qualcl1ecosa di più immo– rale e/re i due cartelloni con le bcrlleri11equasi nude, ç/ic m gente 11erfct• 1amc11resana non suscitano 11essu11 immogi11c oscena. Pensavamo ci tutte le grosse ci.li11draie che affollano le vie principali della ccipiralc o sta:iona- 110 davanti ai ministeri: pensavamo <ticirrema, ai nego:ì splcmlenti, ai pa• /u;;i sontuosi, agli appartamenti di lusso semivuoti o v1wti, e, per contr0$lO, alla gente che vive ammm;chiata in villaggi di fortuna, alla periferia della città o nei tJuartieri popolari, dove i poveri sono co.uretti a vivere in una promiscuiuì davvero (quella) immorale. Pensavamo a llttta la gente s/ac. ccndara che vive comodamente spc11de11dofortune; agli speculatori delle aree fabbricabili dei quali nbbiamo avuto un'idea nttrciverso il recente pro• 353

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