Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

continua n 11u1rire 1011>ctti contro l'in11. Giopp Giobbe (un repubblicano che colla– borò con U. TommHini e Gioo Bibbi io Spago• e che code l"intcn fiducia di questi nostri due comp1gni) do1>0clic il 1010 elc– mctuo 1u cui egli 1>0111ina1cri11mcntc le sue accute fu costrcuo a 1mcn1irlo 1u « Il Mondo», 23-10-56. Spe.riamo che E. ROHi si con,•inca dcll'oncsti di C. Giobbe cd an– ch'egli ne pro,·cri pia«re pe.nundo che in qucs1o mondo c'è u1111 persona oneala di più ed un mucalxonc di meno). Jennle Mobr L'assistenzadi fabbrica alle operale Opere Nuo,·c, Roma, 1956. C. B. L'assistente 1oci11le C una pro(c11ionc nuova in lrnlin. Non c1i11cva lllln fine della seconda 111crrnmondiale, Soltanto dnl 19i6, j1Ull'Nem1,io amcricono, incominciarono a funzionare le prime scuole per la prcpa• razione dciii aui1tc1Hi sociali (cd oni ne funzionano nove). Non c'è, quindi, da stu• pirsi che i nuovi 11ni1tenti 1oci11li 1vol- 11ano il loro lavoro con criteri improntati anconi alla carità cd alla bcneficcnsa, mentre ben altro si richiede da a1i. Il ,·e– ro compito dcll'aui.stente 1ocialc, 1ia pres– so le famiglie che nelle fabbriche, è quello di aiutare gli aui11iti a risoh-ere i loro problemi da 10li, con le loro llcue fone, aiu1andoli a scoprire le vere cause dcUc loro • difficoltà », 11imolando 111loro ,•o• lonti, le loro fonc, mettendoli così in con– dizioni di 1upcn.re 1i1uuioni difficili o eri• tiche. Negli 11abilimenti modenii, come la Fi11te l'Olh•cni cd ahri nel Nord, 1rovia– mo l'auistentc di fabbrica, ma molto spes• so la 11111; funzione è ridoua a quella di • aiuto m111criale• all'operaio o alla 1u11 famiglia. Jeunie Mohr, in ,111c110 sem1>licee mode– sto traltill0 ,i OCCUJHI dell'oui11cnzt1 di fab– brica alle operaie in America dove eaiste ormai da molti anni ed in tuui gli 1u1bi– Hmcnti. J compiti e le responsabilità di un 1.51is1co1edi fabbrica ,·erso le operaie 1ono im.mcnsi. Non 1i tnna 1ohanto di rendcni conio delle condizioni materiali in cui il Jn,·oro si compie (pllga, ornri, condizioni ambicnlali, men,a, inten•alli di riposo, IÌ• curezu sul lnoro, ccc.) ma topratullo di 1eoprirc e pre,·enirc le cause di 1tancheua, di noia che pouono euere anche psicologi• che. L'usis1entc è più di u11'infcm1icra di ospedale, è una guida per le donne "' usa ,a, con opportuni contauj e con,·eruzioni, conquista.tKne la fiducia e intera.sani a fondo anche su quei problemi che vanno al di là dcll11 fabbrica, cioè del lavoro. Fuori del posto del lavoro, l'autrice dà un elenco (ricordiamoci che aiamo in A– merica) delle org:nni:uazioni e delle i11i1u– zioni presso le <1uali le dorme po11ono tro• ,•ore aiuto e consigli 11er i loro problemi di « donna » o 1>er quelli rigunrdnnti le loro famiglie. Qucs10 tra111110 non ha lii pretesa di co- 11tituirc uno studio profondo 111llo1pecialc problem11 che tratta, ma ha più che nitro un car:aucre informativo. lnsis1e moho sulla neccuit:11 di una buo• oa usis1enza alle operaie nelle fabbriche, ma in questa neceuità vi 1i aenle troppo la preoccupazione della maggiore produsione, per cui, l'aulricc giustamente dice, d1c an• che gli industriali e i padroni non \'.i 1i op• pongono. Si ba l'impttUione che l'ope.nia sia considerata un'appendice della macchi– na e, come tale, dcv'cuerc curala molto be· ne pcrcbè dia il massi.010 di rendimento. Mentre bisogmt le.ner conto dell'importante ruolo che la donna ba fuori della fabbrica, del posto che occupa nella famiglia 1e 1i \'Uole impedire che essa eaaurisca tuua se 11e&sasul pouo del la,·oro e conservi, in– vece, forzll e ,·olonlà per affronuire gli 3). tri importanti problemi che le IJ)ettano come u donna ». A. M. 287

RkJQdWJsaXNoZXIy