Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

LETTERE DE I LETTORI I Risveglio Jiberlnrio .Mi manca il lempo per fare un resoconlo delle esperienze locali di ques1'anno che mi sembrano in1cre1111anti, 11cr qu11n10 ne 1i:t arrivalo all'estero un'eco piunos10 1gra– devole. C'è qui ora un no1e,·ole ris,•cglio del movimen10, con afflusso di 1iiwani, che hanno da10 al « Pieno» 1cnu1osi in aprile un 10110 di se.riela nuova, giaechè a'è cer– calo di stabilire l'aaione baHndosi aullo •Uulio delle condizioni reali del paese e <Jelle nuo,·e ret1ltà nel campo economico e 1eenico. Nelle risoluzioni è ,·enuto fuori, insieme a qualche affermazione non 111f• flcientemcnte meditala e ad altre che co11- 1idero ollimè_ il progcuo d'una Federazio– ne anarchicll uruguayana. Ci sono auual– mcnte otto gn1ppi di quartiere qui 3 Mon– te,•ideo che funziorumo 11bh:ts11111za bene. Il gion1alc110 del movimc,110, Jloluntad, che er11 il 1,orta,·occ del gruppo omonimo, 11i è t.r11sfonnato, per risoluzione del 90% dei membri del grup110 stesso, in orgnno della Federatione. Qualche membro del Comilato di rcd11zione però (e qui sta lo aspeno sgrnde,·ole della cosa) non ha l'IC• ceunto il criterio comune e, malgrado Ja decisione aveue avuto • suo fovorc la qua– ti unanimirà dell'assemblea del gruppo, a cui era J)resente un centinaio di compagni, ha chieslo si convocasse uu11nuo\'a riunio– ne per ridiseuterc il problema, Il risuhato della nuo,'n riunione è slato idenlieo a cp1el10delln prima, Con sorpreSfl di tutti, il piccolo gruppo tra cui c'era l'esatlore e titolare della casella, ha continuaio a fa– re uscire il giornale, con tendemrn indi,•i– dunlista scm1,re 11ii1J>ronunciatn e l'indi– cnione: • II época •· Si sono giustificati con le due o tre risoluzioni del « pieno •• che, ,•eramente, più per inesperienza dei re– datlori che per \'Cra convinzione, potev1mo por111real 1,ericolo di compromessi. E' sta• 10 1111 ,·ero peccato, pcrchè il giornale s'era imposto ed t1tune111avasempre più Ja 111a 280 circolazione nell'ambiente 01,craio e fra gli 11udc.nti, ed or11 l'uscit.:1 di due « Volun- 1ad • 1concena e disorienta, tanto che 1i discute sulla 1>ossibiliti"1 di cambiare il ti• 1010 della Federazione. lifo, 1cco11do me, que.t1tonantaggio è ampiamente compenu– to dall'esperienza posifr~•a del periodo po– s1eriore al <i: Pieno•• durante il 1111ale tuue le risoluzioni di questo sono t1tnte lette e discuiie in ciascuno dc.i gruppi; ocni grup• po ha formulate fo sue obiezioni e presenta• te Je sue pro1>oste di corre:i:ione o le sue formulazioni sostituth·e. 1A commissione preparatoria della Fede.razione pro,'\·ede,•a immedia1amente a distribuire queue propo• ste ngli ahri gn1ppi per mez.zo d'un bolletti– no a ciclostile. Cosi ne.I congretso di dele. gati di gruppi da cui è useita alla fine di ouohre la l~cderazione, il lavoro era già 1>rCJ)nratoe 11repara10 ,·eran1ente cou par– tecipazione di lutti i compagni. Il fatto che le affermazioni dc.I • Pieno • che po• te,•ano sembt11re un principio di dcviazio• uc siano 1ta1e riconosciute, 1liseusse, cor• re11e, pr.:1ticame11teda tutli i gruppi, è un indice - secondo me - della salute del movimento. Al Congresso, ci 10110 siate, sulla stru1turn della Federazione, due teu• denze: i due gruppi dei quartieri maggior• mente industrializzati, teme,·ano e temono le lung:iggini delle t!iscussioni e ,,olevnno una feder::azione un po' più cenlrnliaz::ata, che fosse - secondo loro - più agile. l\la, essendo prew11lsa la tesi contraria (Consi• glio federale fonnato dn delegnti dei gr1111)• pi con mnndato imperath•o sulle questioni importanti e re,·ocabili in qunlunque mo• mcruo da 1,arte dei gruppi sle,si), i de.le • gati dei due gruppi hnn dichinrnto che nspettnvario e 1pcr;ll\'•no che l"esperienu diceue l'ultima parola sulla questione, 11c– cc11ando intanto il criterio organizza1i,·o tiella mnggiornnia. E nnche questa - <1unn• do ti lratta di procedimenlo 1ogge110 a sperimcnlazione e non di principi - è una forma di libero accordo .• on so se m'il-

RkJQdWJsaXNoZXIy