Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

Il C.O.S. ha lo scopo di av,•icinare autorità e pubblico superando, da un lato, le d1iu1ure burocratiche, e, dall'altro lato, l'ignoranza e le critiche ine.atte; e vuole anche, nella trauazione dei problemi generali, togliere la se)>anzioue tra intellettuali e popo• lani meno colti, con gnnde nnt:aggio degli uni e degli ahri in concretezza, in vivena, in uma11ità. Il C.O.S. è il luogo do,·e, nel rispetto recipr<,co, scnaa alcuna ,•iolcnu, in un comuuc interesse civico, ci 1i educa tutti, e risultano i più com11etcnti e i più attenti ai problemi amministrati,•i e generali. 11 C.O.S. poggia, dunque, sull:a corwinzione che il miglioramen10 sociale e polilico richiede la libertà di informnzione e di crilica, e la possibili1à di una aperta fonnozione della classe dirigente. Per riprendere iJ lavoro del C.O.S. 1i è costituito un Comitato composto da pcrisone che lo istituirono o lo frequentarono auiduamente, in modo da assicurare l'efTcniva con. tinuazione e il miglioramento del C.O.S. precedente, nella fodeltà ad un indipendente spirito democratico. Il Comit11101'impecna: a) a rendere possibile il costante funzionamento del C.O.S.; b) a stabilire il rapporto con chi ,·oglia costi1Uire ahri C.O.S. altrove, in collega. mento e nel controllo da parte di quello di Perugia; e) a fornire informazioni tul C.O.S. precede111ee sull"attuale. Sarnnno trauati i seguenti temi, oltre quelli che saranno proposti o 11orgeranno via via: L'unificazione sindacale, Le b1111carelledi Piazza Maueoui, La Centrale del lane, L'acquedotto, Problemi della scuola, L'orientamento professionale dei giovani, Intel'Vi• sta sulla Cina, li piano rcgolntore e i dintorni della cittit, Il Comune come fnuore di &viluppo economico, Problemi economici dclln regione, I rumori nella città, La circola. zione nella cittii, Ln stnmpa periodica in Italia, I risultàti elettorali nell'Jtalia centrale, L'opera di Danilo Dolci, L'organizzazione del mercato, I dopo11cuola a Perugia, Le Ji. nee della filovia e le comunicaaioni cittadine, La toponomastica cittadina, L'as.sistenza in• ,·emale, Le case dei contadini, Il problema di Suez, La riforma agraria nell'Umbria, L 0 architet1ura contemporanea, L'auunione della CostituzioAe, I congressi dei partiti ita• liani, La des1alini,z.zazione, L'unificazione dei socialisti, L'assicurazione delle donne ca– salinghe, Problemi culturali, educativi, ecc. Pcn1gia, 5 110\"Cmbre1956. IL COMITATO DIRE'ITIVO (presso Aldo Capitini, Casella Postale 201 • Pcmgia) C'E' PIU' D'UNA CIPRO I giornali han pubblicala la leuer.1 (e l'olontà la ripubblica in questo numero) che Rea– le, l'espulso dol PCI, ba scritta nel no,·cmbre scorso al Ministro di Albania a Roma per ri• fiutarne l'in,•ito al rice,•ìmento con cui queUa Legazione fe1teggia,•a la 1ua fcsta nat:io– nale. Parole assai dure ha detto Reale, che 1e ne intende dei fatti di Alb:mia. E' arri– valo a dire: e non dh•enJamente dal ,·ostro Co\'emo si è com1>oru110Franco». Lo segnaliamo Jlerchè 1ro11popoco 1i pula Ira noi del po11oloalbnnc1e. Tnntn gente si commuo,·e alle pene dei ci1>rioti cd alln loro lona per l'indipendenza dal governo di Lontlra. Ma pochi pensano che a11ai 11iùvicina a noi c'è un"ahra Cipro, dove ahra gente oppressa 1i bnue per cacciare l'oppressore. C'è più d'una Cipro ... 279

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