Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

nostri, per la parte che ci spetta. Questo è necessario se la correzione ha da essere completa. Tanto più che alcuni di questi metodi errati devono avere radici ben profonde, se anche dopo il XX Congresso sono tornati in vigore in relazione ai !atti di Ungheria. Di nuovo abbiamo visto combattere e sradicare senza pietà le opinioni di quei compagni (e io sono tra costoro) che hanno manifestato dubbi e dissensi in merito alla definizione di con– trorivoluzione data della rivoluzione popolare del 23 ottobre, e di « po– tere democratico e socialista » del governo ungherese di allora. Lo stesso è accaduto ai compagni che hanno giudicato che l'intervento sovietico poteva giustificarsi in funzione della politica dei blocchi unitari, ma non in base ai principi del socialismo. Quelle opinioni contrarie dove– vauo essere riconosciute valide o almeno legittime, ma intanto erano state soffocate cd era stata sconfessata la loro csprcs::;ione più autorevole, la di– chiarazione della C.G.LL . L'effeuiva libertà di opinione e di discussione in seno al partito nel– l'ambiente del centralismo democratico, accettazione incondizionata delle libertà democratiche come elemento permanente <lclla via italiana al so– cialismo, piena autonomin di giudizio e di azione nei rapporti con gli altri partiti su scala internazionale: c1ueste a mio avviso sono le condizioni in– dispensabili per un cffcuivo rinnovamento del nostro partito e elci suo rnfforzamento. Si tralta di cambiare e di correggere, non solo di continuare a migliorare. E cambiare anche gli uomini che non si possono correggere, ANTONIO GIOLITTI (depu1a10 e delegato deHa F.C. di Cuneo) EVITARE LE DOPPIEZZE LO STUPORE che ci lw colti di fronte al XX Congresso, al rapporto Krusciov ed ai fatti di U11,gl1eria, è dovuto sopratutto al fatto che noi ignorauamo tutto, che avevamo una vi..~ionetowlmente diversa delle cose. C'era lei possibilità che cii, non accadesse? Purtroppo, dobbiamo dire che c'era. Togl.iatti imbocci, la, via giusta <1rwn<lo venne in Italia, ma poi troppe ombre caddero sull'a::ioue del partito. Ed ora si parla di rinnouamento e di questo si fa umi parola d'ordine al Congresso. Ma rùmouamento è pa.• rola troppo serio ed im.pegnat.il; a, ed i comunisti non debbono nascondersi il lato 11egntivodeUa lom azione /><Issata. Il partito non deve staccarsi ,/alle masse come, invece, è accadu.to. ... Inoltre occorre ,wn condividere la sfiducia clie molti dirigenti co– m1misti nutrono verso il metro democratico; bisogna passare dalla seni~ 261

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