Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

difensori di una causn perduta per dare una giustificazione ai fo11.i di Un• gheria, non ha couvinlo neanche i piìi ingenui compagni: se essa fosse vera significherebbe che al popolo ungherese dieci anni cli regime comu– nista hanno fatto apparire preferibile persino il regime di Horthy. Se il PCI invece di annaspare nella vana ricerca di una spiegazione che tranquillizzasse i compagni, avesse avuto il coraggio di condannare l'intervento sovietico contro il popolo ungherese, così come hanno fatto molti partiti comnnisti di Euro1rn e di America, come ha fatto la CGIL interpretando i sentimenti dell'enorme maggioranza dei lavoratori italiani, come hanno fatto nell'intimità della loro coscienza i migliori. e più onesti militanti della classe operaia, si sarebbe smentita l'accusa degli avver• sari che il PCI è il partito dello straniero, avremmo dimostrato al mondo che i comunisti italiani non ham10 feticci e condannano le violenze e le sopraffazioni anche quand'o sono commesse dall'Unione Sovietica, avrem– mo evitato la crisi che squassa e sconvolge il partito, le organizzazioni di massa, l'intera classe operaia. I (ani di Polonia e di Ungheria hanno messo una pietra tombale sul comunismo inteso come dittatura e sopraffazione, hanno dimostrato che i sistemi di governo devono essere scelti liberamente dai popoli e non imposti con la forza delle armi, con l'irruzione dei carri armati, con l'oc– cupazione militare. Nuove e pili sanguinose rivolte negli stati dell'Europa Orientale e nella Repubblica democratica tedesca potranno essere evi– tate solo se i dirigenti sovietici si convinceranno alfine che alla cond'nnua e nlla liquidazione dello stalinismo deve seguire, non può non seguire, la liberazione dei popoli oppressi. Ma occorre Car presto poi che il fuoco co– va sotto la cenere e la pace del mondo è in pericolo. EUGENIO REALE da: L'Espresso, 6 gennaio 1957. RAGAZZI TERRIBILI La t>iccola 1ioc1cssa francese Minout Drouet, che è in Italia perchè ha a\•1110 a Taor– mina il 1>rcmiodi poesia, è staia ricevuta dal Papa. Alla sua 1>rcsenza, ,·olgcndo il ,·oho verso il Ca110supremo della Chiesa, css:i ha deno: « Ilo sempre cercato it buon Dio in 111uc le Cl1icsc cd l10 sempre trovato delle ac• qm1sa11tierc e delle vetrate». Minout Orom::t ha fatto pro1>riocome il bambino di una famosa favola che vedendo 1>assare il Re nudo davanti ai suoi fedeli, osò gridare la verità, mentre il suo 1>opolo credeva di vederlo coper10 di so111uosiabi1i. Pochi adulti hanno il coraggio della ,•eri1à davan1i ai Po1c111i. (Tra parc111esi: abbiamo un Papa fotogenico che si lascia fo1ografarc moho s11esso. Il 5 gennaio lo vediamo in compagnia del sindaco di Torino Pe)·ron e la di lui consorte, il 6 gennaio con la 11iccolapoetessa. Non !llarcbbe bene un poco più di modestia in colui che è il vicario di Cris10 su questa terra?). 234

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