Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956

MARCJNELLE L' lNFERNO DEI LAVORATORI D L RA~TE due settimane, che so- no sembrate interminabili, i) cuore di molti h11 6eguito con ango– oda la sorte <U 263 uomini rimasti 1,rigiouieri nella profondità della ter– ra, in seguito nll'inccndio scoppia– lo nelle miniere di Marcinclle, nel Belgio. Quale sarebbe stala la fine di c1ue– gli uomini? Le squad.re di soccorso .,..,rebbero riusciti a raggiungerli pri– ma che l 'incend.io divampasse o l'a– ria diventasse irrespirabile? Terrihi. Ji domande, terribile nltesa. Xono.staute che Je notizie via via diramate lasciaJJSCropoche speranze di ritrornre vh•i i minatori, ci ,i ri– fiuta\~a di credere alla fine tragica di tante vite umane. Cosi. (.'Ome ,,i si ri– ftutn\•ano, con ancor JJiiaaccanimento e disperazione, le madri, .le mogli, le ~orclle dei sepolti vivi, che aggrnp1>a• te nlle sbarre dei cunceUi delle mi– niere, erano rimac;tc lii, giorno e uot• te, inebetite dal dolore. dalla stan• d1ezza. dal f.rcddo, pcrchè andarsene pnrc,•a loro abb1111do11are i loro uo– mini ad una terrihile sorte. credere idla loro morte. Mcnlre esse si ri– fi11t11v11110 cli crctle-rvi; forse vi si ri. fìulano ancora. ~olo il lt>mpo lari, Jo. ro acrt>ltarc la doloro~n realtà. Gli uomini delle squadre di soocor. so, che hanno dato prova di un gran– de eroismo, calandosi gil1 per le se.aie sospese negli abissi, incerti della sor– te che poteva allcnclerli laggiì'.1, nel buio e nella profonditù dcllu terr11, introducendosi per esplorare in cu– nicoli non pili nlti dj ventotto cc.nti• metri (per Clli era staia neceggario sceglierli tra i più magri) hanno ri\"c. lato particolari sulla fine dj <1uegli uomini che fonno inorridire. I( U,g. giù è peggio dell'inferno », disse ac. cai:ciato e s-fìnito un minatore italiano dopo :n-er parlecipato ad nna risC'hio– sa operazione di esplorazione. Non si può pensare senza raccapriccio e terrore alle uhimf' ore, di <1ueisepol– ti \'i,"'1. Ora. il sipario è calato .Hl quella grande tragedia. Silenzio si è follo attorno a àfarcinellc ed ai suoi 263 morti dei quali "139, cioè piì1 della metà, sono itaHnni. li go,-emo ht-lga ha dichiarato che una SC\"era iuchi(•-.la rnr:"tfatta per co– noscere le cau~ cl(')ln catastrofe, l:t pili grande chl· ~in mai av\'enuta nel Belgio, per 1 covarne le responsabi I i. ti,, per prendere le misure adeguale sì che te da queslli trnge,lia 1wscu11.o co1uli=Wni nuove per hi sorte dei fu. 67

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