Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956

~on si può generalmente comunicare con una persona condizionata da pressioni collettivizzanti (ad es. del PC. o della DC.) entrando in polemica oon il suo partito o soltanto con le idee o pseudo.idee che esprimono per lui e gli pare giustifichino la sua sottomissione alla Migliore (per lui) maccliina 1>olitica. Ma si può irwece sicuramente - che no11 è .1,inonimo di facilmente - se invece si parla di <1ualcosache non si aggancia a nessuna Ideologia e che non lrn, ad es. entro il PC. o la DC., tma pseudo-soluzione giit con!ezionata. Il campo delle attività culturali possibili in una fabbrica è zeppo di tali possibili interessi-nuovi. È facile indicarne saggi probabili per una fabbrica generica; quanti evidenti, se si pone di fondare l'azione sul mezzo possente della costituzione volontaria di gruppi particolari che, ciascuno al suo li– vello, realizzino lavori d'insieme autonomi. Ln biblio1eca 1 centro di tutti: una biblioteca che ser\'a i diversi campi di interesse dei Ja-,,oratori, dal romanzo fino al saggio, dalla poesia fino alJa fLlosofia, dulie pillole di scienza fino alle ricerche ruaggiori di ramo. JI gioruale-di-(abbrica, conc.c1>itocome espressione della comuniti 1 che ha nella fabbrica la sede iJ lavoro i problemi. Dam.e colleuive e lezioni di danza, magari partendo dalla rinascita di danze locali, e cori (idem). Concerti grammofonici, o maguri u1ilizzando invece suon:atori presenti nella fabbrica. S1udio e lavoro in « hobhies >) di gruppo, in partenza magari anche sul terreno tecnico, ma tulta\'ia sempre capaci di sviluppo in direzioni non• tecniche. I viaggi, come conoscenza di genti, sopratutto, e delle- opere in cui le genti s'esprimono (superamento del « turismo »). Gli scambi con altre cornuniti', di fabbrica (corrispondenze, ,,isite ecc.) da cui l)Ossono nascere tante rilles.,"loni foor della regola e dell'abitudine. Allività culturali d'insieme così organicamente si realizzano per via in direzioni molteplici lungo le quali In person:1 o il gruppo inc.iricat.o di « di– rigere» opera in rcalt(1 solo come 11ssistente, per 11iutarc a tracciare nuovi a,,,,ji di strada ed a su1>erarnc le difficoltà. La via solita sarebbe piì1 focile: formulare un bel piano, tanlo di que– sto tanto di qnest' altro; gli ingrcdieuli ci sono (o la fabbrica li compra), la gente per mescolarli si trova (e la fabbrica li paga). l\fa non ne risulte• rebbe nulla di efficace nel senso dj liberazione delle persone entro la co– muni1i1. Per tale via, da alcuni batluta, le persone riceuo110 d(1ll'cstcrno non cercano partendo da se stessi: è <(Uil)(liessenziale condizionarsi in partenza co111ro In tentazione di tale risultato, il piìi {acile. La misura del bene che si potrà fnrc sarà nel quanto di volontà di ricerca e di allività che via via risorgenu:wo nelle J>ersone stesse dei ]avoralori della fabbrica, formulandosi in esigenze o proposte determinate, in offerte di lavoro per realizzarle. Va anche rilevato che le a11ività culturali, se impiantate come aiuto al 83

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