Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956
artigiani operano ins-ieme concordi, Cacend.osi aiutare da macchine fin dorn occorre pcrchè In fotica non avveleni, ma gelosi sempre dj lare con le JlrO– prie mani secondo il proprio genio finchè è possibile, il moto è verso il moslro meccanico che fa da sè tulto quanto i -pianificatori gli hanno as– segnato di fare, cd uomini e donne intervengono unicamente o per i mo– vimenti imprevedibili o per i controlli di funzionamento, servi delle mac– chine riclotLi a dimentic:irsi-di-sè d.urante il lavoro, -ansiosi che il lavoro finisca per rientrare nei propri panni di persona e ricominciare quanto si può e sa a vivere per sè. In Italia abbiamo allo stesso tempo, e spesso anche nello stesso luogo. tutti. gli stadi di questo processo involutivo su cui "3istende l'illusione del progresso. Accanto alle grandi fabbriche sussistono, sia nel campo proprio della prcduzione e del commercio indnslriale che nel campo agricolo, anche le fabbriche medie e quelle minime, e l'infiuita varietà possibile tra i due limiti dell'artigianato con pochi apprendisti e della fabbrica enorme auto– matizzata. V'è quindi modo, ed accessibile a tutti chi lo vuole, di ripensare da capo la Fabbrica, come comunità in cui si svolge la grande parte della attività delle persone che vi sono impegnate, e che 1)erciò tende a dive– nire regolatrice anche per le attivitù personali e famigliari ed, altre che si svolgono all'infuori di essa. Idee generali, che in sè non valgono nulla, che occorre ,ciascuno le lraduca in azioni quotidiane, ciascuno alla sua statura. Non giova quasi a nulla dedurne prediche, nè per se nè per il prossimo. Il cammino concorde degli scienziati ebbri di profondità e ,di velocità e di potenza e dei finanzieri avicli di profitti e dei lavoratori intossicati di henes:.ere meccanico - qucslo cammino ormai in atto diretto a col1et6viz– zare a spersonalizzare (sia sotto l'etichetta comunista che sotto c1uella capi• ialista) non lo si può fermare con la propaganda. L'automazione continuerà a svilupparsi nonostante ogni contrario di– scorso. Nk d'altra parie snrehbc ragionevole opporvisi in toto, sognare ritorni impossibili alla bottega dell'artigiano cioè ai tempi in cui un vesti• to di lana era privilegio di ricchi e Ja musica n tavola pdvilegio di prin– cipi, e una biblioteca di 200 volumi come quella elci Malatesta l'apice della ·possihile strumentalità culturale. Anche ]'automazione, -dai primi •Suoi ac– cenni impliciti nelle analisi di ~aylor fino ai calcolutori eleuronici ed, ag1i sviluppi della cibernetica,. implica pure una sua varte di bene-potenziale. Nel suo moto - che genera con la pubblicità tanti bisogni fittizi sol perchè possa provvedervi una fabbrica ad hoc con ,profitto vcr il padrone ed i lavoratori, che peggio ancora genera le armi atomiche e nucleari - v'è pur l'origine della diffosicnc della salute, della diffusione del libro, della 74
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