Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

abitudini molto evolute e dal progre"o dell' educa::ione. Per qu~to non è po"ibile parlare dell'Uruguay in. un. modo pittoresco od esotico, così come di solito 5i fa pei paesi in cui c'è una forte proporzione d' l,adiani come nel Afe55ico o nella Bolivia nè di 5eguirvi dei cambiamenti violen,i politici o social.i, come in Argentina per ruempio. Da un mezzo 5ecolo queste « ri– voluzioni )) rovinose per le na.zioni ,lell' America latina, non esiJtono più nell'Uruguay dove i grandi avvenimenti politici sono movimenti di opi– nione cou. prospettive lontane o la di-5CUS$ioti.e di certe misure di carattere amministrativo. E' caraiteristico, per es., che la discussione .del Progeuo generale delle spese sia seguita dall'it1.$ìeme del paese e che i problemi che il progeuo solleva siano di.scu.ssi con la 5te.5sapassio,~ che ci 5arebbe se si traua"e d'un cambiamenJ.o di governo o di un trattato internazionale. Il nuovo bilancio è calcolato di 610 milio,ii di pesos uruguayani (circa 205 milio,ii di do/fori U.S.A. cioè 128 m.iliardi circa di lire italiane), ciò chi? rappresenta. una somma relativamente COtl.$iderevole .se si tiena con!~ ,:ie la popoÙlzitme dell'Uruguaj' è calcolata (i.l censimento non. lta avulf> luogo in questi ultimi anni) a 2.800.000 abitanti e che la re,u/it.a attual~ e calco– lau, a due miliardi e 800 milioni di pP.!o:;. Lo Stato rum. possiede 5oltanto i servizi pubblici soliti, ma amministra ugualme111.enu.merose imprese a carattere industriale e commP.rcia!c. Cosi, le ferrovie, i tra5porti urbani della capitale (iii parte) la fabbrica;:Wne di. cementi, l'energia elettrica, l'lllcool, le bevande alcoolizzate, le P.oste ed i Telegrafi, le assicurazioni, i servizi d'ipoteca, il traffico aereo, il forni. mento di acqua potabile, i frigoriferi-, le fabbriche di prodotti chimici, z~ raffinerie di petrolio e dei suoi derivati, ecc. Tuttavia, esclwi questi ser• vizi, il numero d'impiegati e d'operai deU'amniinistra:.ione centrale è ele– vatissimo. Secondo il suddetto bilancio, nella sola amministrazione centrale ci. sono 77.000 salariati, ai quali bisogna aggiungere 20.000 pensionati, cioè qua.si 100.000 persone, senza dimenticare le categorie corriJp0,ulenti nell.e municipalità provinciali e della capitale (10.000 per la sola Montevideo), i servi.zi.decentralizzati, ecc. Si è potuto dire che un uruguayano su otto è funzionario o lavoratore pubblico, cioè che 350.000 persone sono impiegati governativi. Non si può spiegare l'importanza di questo numero cou, la sola este~ sio11edei servi::i pubblici, ma con la politica dei partiti della borghesia e delle classi medie. Tutti, per favorire le loro clientele, hanno utilizzato gli impieghi pubblici come altrettan.ta esca elettorale, con la logica conse– guenza di un sovraccarico di funzionari pubblici con un J>erso11ale pletorico di un livello t.ecnico mediocre. Qualche me.se fa, la Camera dei deputati re.Jpùise deliberatamente un progetto che istituiva u,a. concorso per occu• pare il po..t.odi. funzionario pubblico. Nel corso di questi ultimi anni, l'inflazione e l'abba5samento della .si. tunzionc economicll, del 1mese ha,m-0 colpito prima di tutto gli elementi della piccola borghesia, i lavoratori in colletto bianco, che sono la base della burocrazia di Stato, Il bilancio 1956 deve affrontare questa nuova si- 50

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