Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

ediLarono dei giornali senza troppo preoccupal"6i dell'equilibrio commer– ciale. Alcuni dur .. ,rono; altri sparirono. Quantunque una va-sla impresa fosse stata creata per gest.ire le imprese che un tempo erano state proprietil d:i società o di uomini che avevano collaborato e henchè questa anuu.ini. strazione prov.visoria avesse favorito i grupp.i e ,le gangs secondo le ami– cizie politiche an1.ichè in fuuzjone di regole conun.erciali, le forze finan– ziarie ripresero presto la rivincita. Nel 1950, non rimaneva p·iù ehe qual– che quotidiano parigino di secondo piano tutti direttamente o indiretta– mente sovvenzionati, vicino a dei rari « corazzati >> come Le Parisi,e,11, li– béré (ex Peti.i Parisien), Le Figaro (il quale .'.lveva sospeso 1a sua 1>uhhli– cazione durante la guerra vroprio in tempo perchè le leggi clic colpivano i collabora lori non gli fossero a1rplicate), L' Aurore, sosLenuto dai grossi industriali, fra i quali Boussac, magnate dei tessili. Gli organi <li opinione erano 1>raticamente scomparsi: nè i crist.iani sociali, nè i socialisti non ave– vano 1>otuto mantenere in vita un quotidiano parigino. Fra i giomali della sera, France-Soir, Le Monde e. Pttris-Presse (qucst'ullimo piìa o meno sotto tutela del 1>rimo) erano i soli a vivere senza temere le -scadenze. Questi naufraghi d.elle teinpeste del dO]>o-guerra rappresentavano una somma di sforzi <li fondi ed il risultato -di una di{fìcile me&Sa.a punto. Per far loro conoorrenza era, dum1ue, necessario 11.m mucchio di eoldi relativamente importante, jn modo <li permettere ,ai nuo,,i v.enuti <li du– rare quanto necessa-rio per -sc~1varsi \Ul •po.sto. L'Exvress, sett.imanale, fa. vorevole a Mendès-France, trasfonnato in quotidfano durante iJ governo -di quest'uomo politico, iaveva a:ppcna conosciuta l'amara esperienza dello scacco e clell'ostilità cli numerosi sostegni pubblicitari. 1 Chi era tanto forte d.a lanciarsi in -\ma 6imile avventura senza 1>aura di spezzarsi U reni? Si seppe ben presto. Si trattava di un gruppo che riuniva Citroen, :Miehelin, e delle società di petrolio. Un gn1J)'J)O capace d,i Ti– schiare un miliardo di franchi - è la più bassa cifra che sia stata avanzata - per tentare di influenzare una frazione deU'opione rpu.bbJica. In primavera, Le Temps de Paris, dopo una massiccia campagna di maniCesti e di volantini, comparve. Le i\fonde 2 l'attaccò dal primo giorno parlando di un << giornale d'affari ». France-Soir non segnalò ne ·ppta.re la sua presenza ma aveva preso le sue precauzioni: aveva accaparrato tutto quello che Parigi aveva di firme valide. dall'estrema sinistra all'estrema destra, con un oontratto. La guerra tra pesc.eeani era ingaggiata. Dovo tre mesi <li esistenza, Le Temps de Paris vendeva qualche decina di migliaia <li copie sul mercato parigino, Fra11ce-Soir non aveva perduto un lettore, Paris-Pre.sse e Le Monde DC(>:pure. 1 l.'Ex.preu non divorò che 250 o 300 milioni durante i pochi mesi della sua vita quotidiana. 2 Le Monrle, · giornale che si proclama indipendente, pubblica tuttavia le gr:mdi pagine pubblicitarie delle Banche, ed è stato per molto tempo il solo beneficiatario dei telegrammi particolari del Quai d'Orsay. 48

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