Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

paese. E' di questi giorni una nota dell'« Osservatore Romano» indirizzata a Nenni, il quale accusava la Chiesa di osteggiare l'apertura a sinistra. Nella nota èi dice che il cauoJiccsimo non ha bisogno di trasfosioni di sangue marxista per realizzare riforme sociali. Tali considerazioni ci portano a individuare anche quale eia stata la prelèsione dei fatti sul P.S.I., che lo hanno spinto sempre più avanti nel giuoco esclusivamente parlamentare, ai \-·ertici. Dirò che questo è quello che d~ve preoocuparc. S'intende: il prestigio del P,S.l è il prestigio di uomini dalla intelligenza agile e dalla oratoria feconda; è iJ partito delle formule nuove e degli « slogans » sconcertanti. Nenni è il campione di que• eto giuoco J>ersonalistico. Se non ci fosse un parlamento, t,e non ci fossero giornali e se non ci (osse una categoria media di intellettuali dal cuore sen– timentalu1ente umanitario, che non lèisentono di tradire ]a dasse pro.Jetaria da cui provengono, pur avendo perduto la capacità di scendere tra i pro-– letari e aiutarli a organizzarsi in altro modo e -di liberarsi dal peso degli apparati immensi, 1SC non ci fossero queste cose e questi uomini, il P.S.I. e Nenni sentirebbero vergogna delJa loro nudità. Ripeto: questo è i1 limite del ~.S.I. I socialisti hanno smesso di par– lare deJ domani. Non hanno la mente rivolta al passato, questo no; ma non sono neanche rivolti all'avvenire, Dicono che i1 socialismo è unico nei fini, pur essendo djverse le vie che vi ci conducono, creando così un equivoco tremendo. Il 60Cialismo è forse la nazionalizzazione o la statalizzazione? Essi non discutono più di tali cose. Dicono che il parlamentarismo è una forma di democrazia, ma che la tlemocrazia non si risolve tutta nel parlamentarismo; però, quando si tratta di sganciare l'I.R.I. dalla Confederazione degli Imprenditori, non banno paura di lasciarla cadere in mauo al goven10 (che non sono loro), :fidando che il parlamento possa esercitarne il controllo, come se il parlamento sia qualche volta riuscito a controllare gJi stessi bilanci dei vari ministri. Forse hanno paura di chiedere troppo, o hanno la coscienza che in <1ue~ sto momento a1tro che questo poco non si possa avere. Ma per lo meno lo dicessero! Mi vare che, tutto .sommato, i socialisti italiani ambiscano J>er ora a fare d<lbilanciere tra due forze contraslanti. Anche se le parti estreme non ne accettano questo ruolo, anche se <1uesto ruo}o nou 6i id~otifica con la {unzione di « centro », o di « terza via », si tratta sempre di una 1>osizione «contabile», la quale, in <ruanto deve « c.alco1are », coi numeri soltanto può lavorare, rappresentino essi seggi o ,•oli o quozienti, non importa. A tale giuoco servono le formule, gli slogans mutevoli indirizzati a quella ,parte dell'opinione pubblica, a que) ceto medio, che, per un modesto ba• gaglio di cultura e ·per tma certa indipendenza economica, rjtienc di parte• cipare attivamente alla -politica leggendo molti gion1ali. Ora, se ci $i pone dal punto di vista contabile e -si vuole un certo e<1uilibrio dj forze che eviti scivolamenti grossi a destra (di 'JUCUi a sinistra, non è anC1>ra il caso di b78

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