Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

imvrc~•iouaulc). (.;i ,lfri: ,·he tlovc 11011 c'C liber1;! 110111>uÒ e»erri .-ultura, la KO• Ju1ica tlel medio.c,o è: s1a1a ri~uscita1a, (un libro ha valore a condir.ione che &ia Kritlo da un falangi,;taJ; denunda la cor• ru:tione che dilaga fra i per.U groui del• l"in!rananio fr11nchis1a i quali accumula• no rh-chenc i,candalo,c, mentre i lavora– tori hanno •alari da fame td il grano, pro• ,cnit'nlc- d■II' \rgcntin■ t' de-1in110 al po• 11010. , iene ,e11Ju10 a prn1.i di meruto nero. Tuno, nel libro, ~uona t·ondanna al• J'alluale rt'gimc. Ma e andn· un 1err1Lilc 11110di accui8 contro i goH~rni dcmOl'r■tit-i che nella tO•Ì dcua iucrra di libNnzione tlell'Euro11a dal• le ,littalurc, hanno dimcnticaio la l,J)agna. E~~i 0 0110 dei lrt1di1ori c traditori .0110 1mre tutti i;.li iTHlifft-rcuti rhr. 11 11arolt• si dicono :1111i• dcli:, Jil,crli1, urn 11rcfrri,co110 igno– rare, JJCr I:, proprio 1rn11<111illi1ii, che n Ma– drid, a U1m·dlo11n cii 111 tnntc altre ))Orli dcli:• :-,pugna i plutoni tli c&cc11·1.ione sono tutt 'op.gi in funzion{' per annuiunre tulli •·oloro d1c 111111110 il ••onggio ili Jirc NO a Fr:uwo, \ \otiomo d1c uel libro non ~i pnrla mai J~11,li t111arl'l1i1·i, t vero rhe 1010 <1ualche rara ,oha •i pnrl:i di formnioni politi– che dandeilinc d1c l0111mo anch'cue con– tro Frnnco e fra 11ueete t' rauo un cenno ai comu11is1i, ~a11pia1110che, ncll,• tomli:tioni in cui J"a11i,i1à :m11rr1nchi•1a 1i ,volge, è dirficile po1u di,1iniuerc bene iJ ,olore politiro de.i uri ,:ru1>pi. \la II leilimoniarc dcll'a1tivi1i degli :;marrluri t'Olltro Fr■nt'o, ci ,ono, pur• trop1>0, le umte fuf'il■:doni e le m1mcro.,e, '"C,·crc c eo•i fre11uc.nti tontlanne al rar– t'Crc dei IIOilri lOIIIIJagni •p11gnoli1. DAVIDROUSSET La condizione operala non· U.R.S.S. G. B. Opere \uove • <.:11~••1111 J)O~lnle 211 Romn 1955 Qul'/llo libro, clw 1/f'IIIIC µubblic<llo a I'"· rigi 11.,/ l'J.'il (Lu 1·011ditio11 ouvrière l'll 530 U.R.S.S., Edi1iot1J Ju l'avoit1, Pt1ri.J) e 11110 Jtudio. come dice il iiiolo, ,ulfo cundizio• ne operaia in Ruuia. l'autore non confronta le condi~foni del lat·oralore rwso con quelle tkl lavoratore occidentale {perchè 1uai Je ,i 1iudica~ao uomini ed 01,~ninrenli in Ru.uia con kl mentalità di oor:idcn1ali) ma /a un confro~ 10, ciumdo Mmpre gli articoli del Codice del 1,,1,'0ro,tra la con.dizione dei lacoraU,ri ru.ssi nel 1922 e quella attuale. Da t/Uf!• sto con/ronJo rUu/10 che le comli:ioni de– gli operai sono in reireuo. Infalli. l'ope• raia ru.uo non è libero di aceilicr&1 un la• i.•oro, nè di abbandonarlo anclie .1e motid seri r:e lo obbligano perd,i: i11eorrcrt' in set-·ere pene, non è libero di .•fJlUU1rs1 da un JHJSIO all'altro; r,on trova 11eu1ma di– /Psa nel sindacato, che è asser11ito ullo ~la• lo; è s0110 '"' severo co11trollo ,m1111i11i– s/ralivo J)er me::,::o del p11ua1>0rto(sen:.u il ,,uafe non può essere tuswitu al fovoro e 110npuò spostarsi nell'intemo sie.1.'!11 tlel• l'U.R.S.S.), e del libret1u del lt11,'CJru cl,.: i- un 1,;ero cnrricululll proff'UÌOtwle 1l1•J ti• talare. Il libro coll/iene c.1cmpi di scnlen::c: contro un caso di abbandono di for:oro per motir:i giudicati inffi/ficieriti: J mc!li di pri• ~ione eia $1>ntcn.:a dice: .... I moliYi e•pO• •li dai rondannati nel loro u111,dlo, e , ioi.• che essi non a,e,•ano calzature eodd1•f11- centi e che in ~enealc le com.li ~ioni di 1■- \'oro erano ratlil-e, debbono eucre con-i• derati rahi. e~endo e-•i •mc11ti1.idal fatto t"hc g)j ahri operai la\or;mo in que,1e ilt,• ;,e <'ondizioni e 11011 -,e ne ~ono Jagna1i1; per neglige,ua nella mieliluro: due amù tli prigione; per il Jur10 di ,ma /)(l~nolla: un anno di prigione. Jr, appendice è riprodouo il 1e11,o delle leggi sovie1icl1e sul laroro. \1011 c·e niente in <JW!.!llo Mmlio che non liit1 conosciulO ormai 11el mmulo occiae11- 1t1f(': ma ,-,sso hr, if merito 11('1/acfoc11mcn• /azione. l.'011ernio ruJsO è :w/loposto a mi• ~11re coercilive e Jnmilive !lct·ni.,sim(', è un mi11uscafo ingra1111ggiodi umi 11111J1odu,11i– ca 11wcd1i11ache è moua du lmroat11i, il

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