Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

2 ALGERIA PASSIONI E CIFRE Parigi 1 14 febbraio 1956 o GNI GIORNO, delle fattorie sCruttal,e da dei colonl francesi bruciano nel Costantinesc. Ogni noue, dei gruppi militari ripiegano su deUt· fortezze o su dei villaggi e i difensori ~orvegliano un paesaggio scono.sciuto. circondati da popolazioni di cui non sanno niente. Pili di duecentomila uomini, provenienti dalla Francia, cercano di mantenere l'autorità di Pa– rigi sui tre dipartimenti algerini. Tre mila fellaghas mal armali, mal equi– paggiati controllano la mcti1 del territorio. Certe regioni ,q,partengono al– rcsercito fino al tramonto del sole e passano sotto il controllo del nrnqui~ fino alralba. La carta delle operazioni non lascia all'autoriti1 francese che la zona costiera. Che cosa significa questa situazione, se non altro che 1'.i\1- geria non ha pili il suo equilibrio e che l'insieme delle popolazioni 111111,– eulmanc è con il cuore e la ragione con gli insorti, mentre le sole forze ar– male permettono d1 mantener<' il potere metropolitano? Le di<·hiarazioui ulficiali sul <( terrore ,1 teminato dal « banditismo » sui << pacifici )> abi– tanti berberi e kabyli possono ingannare coloro che non ragionano clic sulle parole, ma sono in nagrante conlraddizionc ron gli a,,,•enimenti <1uo– tidiani. Ln tendenza <lell'e,•oluzione si trova tlcfìnita da due fenonwni; gli uo– mini di paglia algerini scelti dall'amministrazione francese per fornire le comparse della collaborazione raccoglie, nel suo insieme, il movimento del– l'indipCJ1dcnza; la popolazione francese delle grandi cittìl ha paura, 3do1ta un allcggiamenlo cstremis1~1, invoca In repressione (}erchè sa che tulto il suo destino si g;iuoca in questo momento. Il fatto che il gioco tradizionale sia rotto, tra le forze poli1ichc e .!IO· ciali autoctone d11 una parie, e le istituzivni ed i partiti euro1}ei imtalb1i in Algeria dall'altra parte, illustra quanto, in pochi anni, In silnazione si sia trm;formata. C'era fino al 1950 una s1>ccic di meccanismo classico c·he regolava i rapporti tra la popolazione mussulmana e Parigi. Fra gli Al"e– Tiui indigeni c'erano due correnti: l'una moderata., c·he a, eva conw por~a. parole Fcrhat Abbas e che reclamava il ricono!,r-imento dei diritti u.~uali tra i francesi rnetropolilani e frunt.·~si mussulmani: l'altra pili ;;pinla, che C's,Ì– geva l'indipendenza, rappreç,enlata da Mm:s:di Hadj, ex-leader della Eloile Nord-A/ricaine e mili1antc influente dei nord-africani che la,·oravano iu Francia. I fr:mce;;;i metropolitani riconosce,•ano di fatto il potere dei fran– cesi d'Algeria; il governo d~signava un Residente e quest'uhimo divcntnv: 1 immeclintamentc prigioniero dei clans e degli interessi al di 1: 1 del Medi. terraueo. Se manifestava qunlche velleitì, d'inclip<'ndcnza, non larda, 11 ad 520

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