Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

LETTERE 1 LA VOt:E DEL PADRONE IN FRANCIA Parigi, 15 gennaio 1955 GUARDARE gli avvenimenti di fronte e attenersi alla realtà sembrano due regole di buon senso che l'immensa maggioranza degli uomini do– vrebbe seguire. Invece ,wrt è così: corl una instancabile perseveran:::.a le po– lemiche dilagano non sull'interpretazione dei fatti, ma sulle formule dei partiti. I comunisti sono diventati maestri in questo gioco e, in gran parte, la lorv influenza proviene dalla loro abil.ità nel porre i problemi più sem– plici sotto una forma complicata. Vi insegnano seriamente che la vera li– bertà è quella che vige nei paesi dove abbondano i campi di concentra. mento. dove il partilo unico dirige tutto e dove la ricerca scientifica è controflata da un ufficio politico. Oggi hanno inforcato un nuovo cavallo di battaglia: la pauperizzazione assoluta della classe operaia in regime capitalista. E noi vediamo gli economisti, i sociologi, gli intellettuali di « sinistra )) e i militanti r>perai mettersi la testa tra le mani per cercare se questa sco– perta è il frutto di un metodo d'analisi eco1wniico-sociale superiore o se si tratta semplicemente di urw slogan di circostanza, Diciamo che la scoperta di quell'eminente intellettuale che è Maurice Thore:. non interessa molto i lavoratori e che è necessaria tutta la clisci– plina d'un'organizzazione monolitica per fare inghiottire questo nuovo in– truglio agli attivisti. Esiste. infat.ti , qualche difficoltà per l'uomo della strada perchè egli ammetta che vive peggio del ,suo simile di un secolo o solo di venti anni /a; è altretta-nto difficile fargli credere che tutte le sue lot.te_, tutti i suoi sforzi per migliorare le sue c01uli=ioni di fo.voro, il suo salario, la sua casa. il suo modo di vivere, non hanno servito a niente. Tanto più che i metal– lurgici della regione parigùia hanno ottenuto recentemente tre settimone di 517

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