Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

I FATTI DI VENOSA E' L'ORA delle bombe. Una a MjJano, una alla Camera del lavoro di Brescia. In ogni caso la gazzetteria che di bombe ha avuto l'orrore tenace che tutti sanno durante l'Era fascista, sguazza a 1irare in ballo gli anarchici. I quali, poveri loro, sono accusati di essere morti perchè non si possono sorprendere con le mani nella polveriera Jj Orsini. La nostra stampa settimanale ha già parlato chiaro su questo argomento. Ha già ri– cordato che in Spagna c'è ancora odore di polvere anarchica contro il fa– langismo - come ai tempi di Angiolillo - e che in Italia dopo Bresci e in Francia dopo Ca.scrio, l'aucntatismo fini come Jìnisce 1'opera del chi– rurgo dopo gli effetti snlubri dell'atto operntorio. - Insom1lla anche in Italia c'è chi ricorda ancora Schirru e Shardellouo e Lncetti. · · - · · ::\·fa di bombe si p:,rla anche a Venosa. Ebbene abbiamo tra mano un resoconto della inchiesta condotta di persona dal nostro compagno avvo– cato Tommaso J>edio. Riinùta che anche lit di bombe non ci sono che qnelle della impudenza poJiziesca sostenuta dal governo. Sui fotti di Venosa, il compagno Pedio, che ha condotto un'inchiesta sul luogo per conto di Umanità Nou,t. stabilisce questi fatti im1>0rtanti: 1 - Il go,,cmo sapc,,a della situazione tesa di Venosa ed ha la– sciato correre. 2 - Qualche centinaio di disoccupati a Venosa vuol dire molte cen– tinaia di affamati, senza via di scampo, a meno che al Monte di Pietà ac– ccttnssero i loro neonati. 3 - Gli stessi carabinieri non osarono impegnarsi con metodi di forza CJuando i braccianti si posero al lavoro 11011, (1ulorizzato. 4 - La polizia ,•ennta di fuori a] comando di un Commissario in– caricato dal prefetto di impedire quei lavori si impose con )a forza e prima coi lacrimogeni. !Poi, quando la gente cerca.va uno scampo. con }a mitra.glia. 4 - li 1>overoventenne assassitrnto, Rocco Girasole, era in fuga e fo colpito alle spalle. 5 - La 1>olizia si ap1>ropriò del cadavere per impedire eonstata– ;doni mediche. 6 - Ln sepo1tur:1 avvenne come quclJn di nn ese.cuzionato di cui alla famiglia gj nega il cadavere. 409

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