Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

guerra, t·rolleranno ~ non la fanno. Qne.sti propagandisti sanno che il tema della Jiberlà e del suo sof{oca. mento hn scarsa risonan1..a. Pensa. no con ragione che l'argomento più fori e resi a <1uello che segue: «: Con noi, siete sicuri di trovarvi dalla parie dc'J vincitore. Fraaanto la vo. !ilra miseria è molto meno gran– de di quella dei vostri simili della casa di [ronle ». La propaganda so,•iet ica non è geniale t·omc pretende, ma trat: unn cerla ,·Hicacia (lal fatto che mira ab– h:1~tanza in basso J>er col1)ire gli in• diffl•rf"nti. « 'i può insegnare la virtit »: In qut'~lo I.' insegnamento pili rivolu• ~ionurio di Socrate. Si può e si deve im,rgnarf" In Jihertà. (Juesta è la no. slrn i·01wl11,.ionr. E, come per la ,•ir- Ili socratica. si traila di creare una coscienza individuale (con.sciou.s– ness), che renda l'uomo capace di pensare e di agire a1l'altezza della sua responsabilità sociale, Finora si è predicato la libertì1 lii dove era meglio consolidnta. E tem– po di analizzare il rapporto reale che gli uomini inlrattengono, · in condizioni reali, con la libertà e con le loro libertà personali e sociali. È urgente s,•iluppare metodi che pOE· ;.ano servire a un'educazione dalla <111ale gli uomini imparino la co– ;.cicnza, il coraggio e l'arte di esfcre liberi. Liberi non soltanto nel1a SO· litndine dei loro sentimenti e pf'n– o;icri intimi, ma anche nelle lotte· dt~lla loro età. SURPLUS In Inghilterra è scoppialo uno scanilulo ;:.ro~~operchè lo Stnto ha \'Cnduto come• ~ur• plus 1>, 11 speculatori frnncesi e belga che 1'111111110 rivcndmi agli S1a1i del Medio Oriente rlopo 111111 freuolosa rimessn in ordine, vcccl1i ('llrri armali ed anche ('arri armali non: 1an10 vecchi ~ inutili all'cscrcilo inglese ormai troppo pro~re1li10 pl"r (t11elle armi, ma, tull'nltro che inutili per una guen-a In egiziani ed israeliani. ei;li S1111iUnili d'America, invece, lo srnndalo è pcr111ane111c 11er i 111rplu5agri,oli. Cen1innin tli migliaia di tonnellate di j!.rnno, di burro, tli carne. ron1inuano ml accumulani nei silos r 11eidepositi refrigerati di 111110 il 1>aue - 1~rrhè la urbani2:2a7,ione dei villaggi agriroli (cioè, in parole più &e111plici, il miglioramcmo del tenore di vi1n dei contadini) raggiunto attraver~o l"acqu.isto da parie dello Staio del lane. del 1,urro, dd grano, dei n1aiali, ere., quando il mercato libero non nuorbiva l'intera produzione, non ~i pnè ,perare c:-hetorni indietro, e quimli l'accumulo di prodotti i11vcnclu1iconlinua. S'è anche p;1rla10 di farne dono ni popoli rhe hanno 1>erpe1u:1mcnh.• fome (l'India, cer1ti parti tlelJ'lrnlia, ad es.): ma i produnori locali (in Italia) o i 11rodu1tori stranieri' che forniscono di solito tali generi a buoni prezzi lmn mes~o in 111010 le mar"hine degli S1n1i ris11e11ivi,e non si può farlo. Così si continua a<l accumulare. Si arriverà forse n di~trugJere. Questa ~ l'umnnità, come si ritlure qumulo la regola be51iale ciel Jlrofìtto ò.· il mo1ore delle azioni singole e di gruppo ... 416

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