Volontà - anno IX - n.7- 1 dicembre 1955

nosceuza autentica e molto precisa dei fatti nuovi della politica sovie– tica. Il numero complessivo dei prigio.. nicri nei campi di ,pena sovietici è di circa 15 milioni. Lo si può calco– Jare in modo relativamente sempli– ce e preciso col seguente metodo: le singole zone di campi di lavoro - Workuta, Karagaoda, Taischet, ltfa– gadan, ccc. - non sono isolate le une dalle ahre, ma per ragioni tec– niche di Ja,•oro e di sicurezza, fre– quenti trasporti dj prigionieri pas– sano da questo a quel campo, cosic– chè i ,prigionieri di una zona sono csnttamcnte informati della situa- 7.ione delle allre. La somma delle cifre dei singoli <listretti dà circa 15 milioni, e corrisponde ai dati familiari agli organi direttivi del– !' .R.S.S., una parte dei cui rap– J>resentanti si trova pure nei cam– pi di lavoro. Nei campi dell'Unione Sovietica, che formano uno Stato nello Stato, ln\'orano numerosi gruppi illegali di resistenza, in cui ]'élite politieamcn– le attiva dei prigionieri è raggrup– pata su base nazionale. L'attività di questi gruppi è paragonabile al la– voro svolto dalle organizzazioni ille– gali nei campi di conccnlramento di Hitler e oggi resa nota dalle p~1b– blicazioni di Kogon e di altri, e ei esercita sul piano politico-informa– tivo, sociale e militare. t anche gra– zie alla loro opera che i prigionieri dispongono di notizie obiettive su– gli s,·iluppi poJitici. Per il morale dei prigionieri, i grn1,pi di resisten– za costituiscono un fattore stabiliz– zante di una Corza straordinaria. Nei campi, i cui abitanti sono quasi tutti condannati a pene di decenni e quindi, praticamente, a vita, il numero dei suicidi è soriprcodcnte– mcnte basso. J notiziari trasmessi da stazioni radio occidentali vengo– no ascoltati fuori dal campo e, per vie illegali, giungono a conoscenza .Jei prigionieri. I gruppi di resisten– za svolgono un Jnvoro di disgrega– zione nelle lfiJc delle truppe di sor– veglianza, per cui è certo che, in ca– so di conflitto, una parte dei loro soldati prenderanno posizione a fa– vore dei detenuti. \fer il caso di mia guerra, i prigionieri hanno preso, nei limiti delle loro possibilità, le necessarie precauzioni. Jn priuio piano nel programma dei gruppi non russi figura l'indipen– denza n:1zion:1le. I grn1>pi di resi– stenza russi si distinguono dagli al– tri perchè non si pongono come ,,ostulato 1>rimo il raggiungimento dell'indipendenza nazionale. Carat– teristico della aituazioue dei campi è il fatto ch'essi rinunziano alle pre. tese di supremazia dei russi sugli altri popoli dell'Oriente e ne rico– noscano l'aspirazione all'indipen– denza nazionale. Nei campi, aura. verso la lotta quotidiana contro il nemico comune, i prigionieri hanno eia tempo elaboruto, al disopra di tulle le divergenze di idee in campo nazionale e sociale, una piaualorma comune contro il comunismo. che gli emigrati dei popoli orientali non sono e,,identcmentc in grado di creare. L'opposizione russa si identifica in larga misura coi principii fonda– mentali del socialismo: riconosce i 1>rogressiobiettivi compiuti dopo la rivoluzione di ottobre, l'industria. lizzazione del Paese, un sistema scolastico comprensivo, la formazio. ne di vasti <1uadri tecnici, una DUO• 375

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