Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

dife.5a del 11rovrio [Jlllrimonio, cioè del proprio predominio sociale. ,lla come si giustifica che c,bbiano votatu a fc,vore anche i cosideui « sinistri » clcllt, DC.. c,nche cosUletti «socialisti», i socialisti.-di-Saragc,t? Conclusione. Ci souo attomo tcmti esempi ormai delle vittorie dei poveri contro i ricchi, ltppem, i poveri scm,w o:mre e decidono di batlersi (vedi in Cemwnic,, ·vedi in lttghilterm, vedi più recenti casi in Francia). Anche in ft<dia, gli iusegmmti /iwrno ora. mostrata quella via al popolo wt.to : il popolo che in– clude le fomi3lie dei loro scofori. le qullli hamw sofferto clireu.cm1ente il disagio e/elio sciopero, eppure si son, dimostrate solidali con, loro. Ma ben, pochi per ora mostrano di volerli seguire. Le cronache dei movimenti operai sono invece ricche cli episodi (ul– timo a Genova, dove il più. ricco dei Sinclacati dei lavoratori portm,li lw. deciso di abbtmdonare fo guidti PC accettata fi,wra, s'è data ww guide, DC) che imlic,mo come non i>i i:ecfo, per ora altra possibilità che sperimentare nuovi comwulanti. Ancora r,on s'C diffusa fo, no:io1te ciel rifiuto necessario dei commuhmt.i, della ripresa necessarie,,d'ini:iativa da pari.e dt•i ciuadini. associati in unioni di m.est.ierc o in circoli di cultura oc.l in. llllre <Jmdsillsi sedi d'llzio11csocilllc che co11scntm10all'operare personale il r,wggior cumpo e ltt mc,ggior for:a del suo trll1111tU1rsi in operare collettivo, mc, sen=a verder!! i caratteri di intelligen:a e cli volomù che lo animc,110 i,1, cia.scu110dei 1mrte– cipa11ti. Ma il moLO è uvviato. E' in cttto. I suoi. sviluppi - fuori dei campi cleUa politica - sono, per dirlo con. una facile parola, fatali. Ci rivedremo. possillmO dire noi uomini e clontte comuni, noi popol.o. ai politici destri e sinistri clic oggi da Roma s'illudono cli restare c,ll'i11- fì,tiw sulle loro sedie di comamlo ... V. VIOLENTI PSEUDOCR/STIANI Alcu11i mo11aci carmelita11i di Rag1ua. i11 Sicilia. prii:ati flel loro coru:e11toe c/1iCjlf dallo Stato italùmo nei tempi lontani tiella ej/JrOpria:=ione degli ordini religioji, jfanno ritomanclo nella loro $Ctle a,11ica.Conducono per ora lor dt« 1Jia in 1,oc.l,e$lan:e aclia• cen1i alla ttcle di un Licco•gim1a.sio, e eia tempo inji.Jler;ano cl1e ,,uejftt scuola $e ne an• classe per dor loro modo di ripri.sli11are in jlla 1,-ece il Santuario. Jrrit(lti dalla rilullan::a dellCIsc11ofaa s/r(lltare, una no1te i moriocì !ranno occupate di /(1110le aule clella scuola, trasportamlovi propri mobili, murarulo unti porla cli accesso. e />Oicominciane/o a demo• lire il tetto. Co$Ì ci l1anno raoco,uato i glOrnali ciel 4 ottobre. 11 giomo dopo, la polizia è i11terue11uw,l,a provvisoriamc111c ejpul.si i monaci' e ,;. dati i locali lllfo scuola. Ma si fJUÒ g,'urnrc che alla /it1c i monaci a1Jr(IIIIIO ragiot1c, Not1 im1Jorta clic i Sa1111wri$ian gili tro/J/Ji in ltali11, cd invece le jC1wlc sian sem. /JrC troppo ,,oclie. Ciò che im!Jorw, im1>Crtmtcu11gor;c,11O i" cui v'è 11cr/irw un socia– liMa come m1'nijlro della 1mbblica ij/ru:ione. è c/,e i preti clcbbono scm/Jre prcualerc... anche .\e ,,e, 1,rrwalcre ji giovat10 tli metodi cl,e comla,inano nei modi JJilÌ aperti ap, ~Ila li uji altri. 276

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