Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

fi,w, i capi d' impresll moderna realizzavllno dei su.perguadagni, per it fatto che le officine antiquate_, male attrezzate, male organizzate, viventi grazie al sussidio di Stato, alle protezioni doganali ed ai bassi salari, ser– vivano di base per fissare i prezzi. Fu allora clic bruscamente scoppiò lo sciopero dei cantieri navali di Saint-Nazaire. 1'rattative erano in corso da più di un ann-0 tra sUidacati operai e direzione padronale. Molto regolarmente i rappresentanti sinda– cali ritornavano a mani vuote. Una ultima delegazione venne a rendere conto all'assemblea operaia che il delegato padronale aveva riconosciuto, da una parte che ignorava tutti i vantaggi ottenuti dai metallurgici della regWne parigina (si trattava del pagamento di citu11ie giorni feriali sup• plementari), d'altra ix.irte clic pensava non fosse necessario accordare au• menti di salari superiori a quelli « consigliati » dal governo. Ora, i salari praticati nella regione di Saint-Nazaire sono del 30 e 40 per cenu, inferiori a quelli dell<i regione parigina-. Questa volt.a i lavoratori del cantiere na– vale, e principalmente l'elemento più. dinamico dei saldatori, compresero cl1e erano burlati. Manifestazioni spontanee si organizzarrmo sul cantiere, cortei percorsero le vie della città, tumulti scoppiarono tra operai e C.R.S. (Compagnie di polizia), la sede padroriale fu devastata, i direttori furono malmenati. Lo sciopero fu totale. In qualche giorno cli lotta i salariati ot• tennero il 24 per cento di aumento .... Il movimento era lanciato e in numerosi centri industriali fu seguita un'identica tattica. Si trattava sulla base delle tariffe parigine. Con delle !!-fumature, secondo le industrie ecl i luoghi, forti aumenti furono strappa.ti . A Nant.ft:i, uno sciopero cli quasi cinquanta giorni, co11.molteplici itlcidenti e combattimenti di strada., si terminò senza che i padroni cedessero più di quello che avessero proposto nelle prime trattative. Tuttavia nell'insieme, la spinta em data ed il fossato esistente tra i salari della regi-Oneparigina (dove lavorano circa 400.000 metallur.gisti) e coloro delle provincie, fu in grande po.rie colmato. Le conseiuenze più lontane del movimento sono ugualmente impor– tanti. lttnanzitutto, il fronte padronale è stato infranto. Il Centro dei Cio• 1ilmi Padro,ii, la Confederazione del Padronato Cat.tolico hanno pubbli. calo dei comm,icati in cui protestano contro la carenza e lo spirito reazio– nario di certi industriali. D'altra parte, la breccia si è allargata tra i capi d'impresa coscienti de_gli imperativi della concorrenza internazionale e in• dustriali senza rischi che vivono di produzione marginale. In questo senso, gli scioperi hanno fornito il motore sociale che nè i padroni stessi, nè lo Stato avevano potuto fare funzionare. Certamente, una politica sindacale operaia, condotta dalle con/ederaa zioni libere, avrebbe grandi probabilità di riuscita, causa la decadenza bor– ghese francese e l'incapacità della C.G.T. di proporre delle soluzioni ai problemi sociali per il fatto della sua stretta dipendenza verso la diploma– zia sovietica. Ma per questo ci vorrebbero dei militanti audaci, che non 316

RkJQdWJsaXNoZXIy