Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

ciale del 28 luglio 1946 1 ; dal quale mancavano, come si nota, i pseudo. gruppi di Castellammare del Golfo e di Alcamo, ormai chiaramente inesi– stenti. Nè, a tal proposito, i partecipanti ritenevano ancora utile di ripe– tere l'espediente dei precedenti incontri provinciali. Si impegnavano, in– vece, di moltiplicare i loro sforzi onde costituire altri gruppi a Mar&ala ed a Salemi, dove esistevano veramente le condizioni perchè le speranze si realizzassero. Ciò che maggiormente interessava il Convegno era la que– Slione d.ei rapporti con il •Movimento operaio, per cui i presenti stabilivano di costituire dei « Comitati di nzione sindacale », che agitassero le solu– zioni rivoluzionarie dei problemi dei lavoratori nelJe stesse organizzazioni sindacali della C.G.1.L. L'attività successivamente svolta, specialmente a Tra1>ani, moltiplicava gli aderenti ed i simpatizzanti e rendeva effettiva– mente conforme allo spirito del comunismo anarchico la preparazione di quei militanti, come si rileva dalle proposte da essi inviate, tramite Al– fonso Failla, al Convegno della F.A.I., tenuto a Bologna il 29 e 30 settem– bre 1946'. Non piÌI inceppata dalla ossessiva propaganda elettorale antimonar– ,chicn1 J'nttività degli anarchici messinesi aveva assunto, dopo il giugno, un ri1mo sempre piÌI intenso e coerente, guadagnando al gruppo numerose ade– sioni di impiegati, studenti, liberi 1>rofossionisti e operai~; ed. allargando il numero dei simpatizzanti fra i lavoratori delJa maggioranza dei sinda– cali organizzati nella locale Camera ConJederale del Lavoro, aUe cui assem– blee e manifestazioni taluni anarchici non mancavano mai di assumere pub– blicamente e con rilennti effetti una posizione critica e rivoluzionaria. el corso delle riunioni del gruppo i militanti si intrattenevano sui vari pro– bh·mi interni ed esterni del Movimento: assumevano impegni per la difl'u– sione della stampa anche nella provincia, per la organizzazione di conver- 8azioni nei locali del Circolo ed altrove e per il comportamento da osser– ,,are nelle agitazioni sindacali; infine, discutevano sulle tesi programma– tiche dcll'nnarchismo, onde rafforzare ]a loro preparazione ideologica. E nonostante che successivamente e per vari motivi si sarebbe verificata una parziale dispersione degli aderenti, la metodica continuità del lavoro svolto avrebbe certamente garantito una sia pur saltuaria, ma sempre coerente 1>ropaganda anarchica a Messina. Il J° Con,,egno anarch..ico regionale, troppo affrettatamente preparato non sarebbe stato la logica conclusione dell'attività svolta dagli anarchici si– ciliani durante i tre anni precedenti; bensì un tentativo mal riuscito di far il punto della situazione del Movimento an_archico nell'isola e di riunire 1 crr. Umaniuì Nova. ll agos10 1946 (1. X.XVI, n. 32). ' Per il Convegno di Bologna, a cui par1ecipava il Failla quale dclcgnto di vari gruppi siciliani, cfr. Umanità Nova, 20 onobre 1946 (1. XXVI, n. 42). ' Si ricordano i seguenti nuovi adere.nli: Placido La Torre, Melo Timparlaro, Miche.la Bicchieri, Marco Parolini, Dino Mi.nnili, .Nino Santoro, Salu1ore Peni, Sal– vatore Cutuli, Giuseppe Tuua. 237

RkJQdWJsaXNoZXIy