Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

La terza può interpretarsi nel se– guente modo: chi profitterà del la– voro ciùturale conipiuto, chi part.e– ciperà ai suoi risultati? È questa che attirerà sopratutto la nostra atten– zione. La risposta ufficiale sovietica a questa terza domanda è: il Popolo; alla seconda: il Partito; e alla pri• ma: la direzione del Partito. E lo stesso accade, quasi, con 1a stessa u– niformità, in regime fascista 6.tle– riano, franchista, ecc. Verità e ''legge del numero., Il principio fondamentale del1a dittatura democratica, così come la concepisce l'ideologia ufficiale dei so– viet, è che niente è estraneo alla competenza cl.e]popolo, a condizione ben inteso, che egli segua gli inse– gnamenti deHa sua guida storica, il Partito, così come sono formulati giorno per giorno dall' « avanguardia cosciente » della rivoluzione. Da questo principio risulta che la maggioranza (che è in realtà quasi sempre l'unanimità preiabbricata da un apparato <td hoc) decide sovrana– mente, non soltanto di ciò che è« na– zionalmente utile » ma di ciò che, in ragione stessa della sua « utilità nazionale », è bene, vero o bello. La decisione sovrana del potere po– lì tico che emana dal popolo (nelle condizioni che abbiamo abbozzato) determina pure tanto il « valore >> popolare o nazionale d'wia sinfonia, d'un quadro o di una teoria scien– tifica quanto quello di una campa– gna di propaganda o di un nuovo modello di trattore. La politica san– ziona con un si o con un no ogni affermazione di ordine etico, este– tico, :filosofico o religioso. Ora, se in politica, si può ammet– tere (e non senza difficoltà) che ]e decisioni votate da un'assemblea su(. ficientemente omogenea riflette la volontà intima di ciascuno dei suoi partecipanti e la coscienza che acqui– sta dei propri interessi, non è la stes– sa cosa negli ahri campi. Come e perchè dovrei sentirmi -solidale con gli altri membì:i presenti o rappre– sentanti della mia classe, del mio mestiere, del mio partito, ccc. su una questione come quella della natura corpuscolare o ondulatoria della lu– ce? Ora 1a democrazia sovietica u– ri va fin qui, nel senso che essa ((met– te ai voti », come un concilio che di– scuta un punto di dogma, deHe que. stioni come queste: « Che cosa bi– sogna pensare del1a relatività gene– rale formulata da Einstein? >> (C Le i– dee di Werner Heisenberg e di Niels Ilohr sull'inderminatezza nel com– portamento dell'elettrone sono esat– te? >L « La genetica di Mendel e di llorgan è essa superata? >>. « Le con– cezioni Jinguistiche di Marr, sono es– se o no conforme aUe nostre cono– scenze? ». Questi enigmi del pensiero scien– tifico e tanti altri ancora sono stati e sono effettivamente risolti dal partito delle Masse, a volte in un senso ed a volte in un altro, ma sem1>re con una assoluta certezza. E lo 6tesso è per una quantità di altri problemi che non pongono tuttavfa a chi ha del buon senso, la domanda colletti– va del << Cbe cosa !are? » ma wrn domanda individuale del e< Che cosa credere? ». C'è in questo una violazione com. pleta del principio di laicità. Il Par– tito, e per conseguenza, lo Stato, tut– ta la società sovietica, impone ai suoi membri, con la completa confosio- 151

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