Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

,wn llccade. È assurdo che pochi pozzi iengano nelle loro mani il destino ,li due miliardi di uomiui, i qut1li devono vivere co11ti11uamente - e 11011 è metafora - soli.o la s,,o,la di Dt1mocle della ,!istruzione totale. Ma i! <mche vero che per ora quei pochi sono riusciti a cefore e il pericolo e le loro paure, e la geme comwie continua a vivere come se la spada di Damocle uon esistesse. Occorre che tutti gli uomini e ,/onne cli buona 110- lo11tàche lumno gli occhi llperti aiutino il loro prossimo ,i vedere. Simuo sulfo soglict di un nuovo Millc1111io,e vero, swvolt.a. Intorno ,lll'anuo mille i popoli d'Europa auendevano sgomenti an.go– sc:imi terrificllli l'avverarsi della profezia del « mille non. più mille». Era wrn profezitt scnz,, alcwi fomlametllo: eppu,re che clesofozioni che furori ,,vcva suscitato. Oggi, invece. è ben cerio, lo sappiamo dai compe,e,ui, che la guerra prossima, sol che giunga a scalem,rsi, significherà davvero « fine del mondo 1wr noi tuuì )), Ma. ancora la maggior parte di noi rifiuui di accorgersene. le discussioni ideologiche, al meglio, fo televisione ed il totocalcio, al peggio, ci trnuengono fuori della realtà viva, ci fanno poco più di ciechi legt1ti alfo uwcim, della fatica d'un giorno dopo l'altro, senza -visioni senza pensieri senz<ivolontà. f~ uwturltlO i.l tempo per In propllgmufo-di-faui, per la propllganda-rn– verità, contro la guerra. Ai bugillrdi che dicono: la vita è sacra, e intanto p(lr/ano di pace per spingere ali<,.guerra, ora possiamo rispondere: se -voi ammettete la guerr(l, qualunque sia il suo fine dichiamto, la vita umana conta ben poco per voi: voi siete disposti - coperti di Ideologie più o meno belle -. a spre– carla per le pazze ambizioni degli uomini di Stato e le rivalità che ne con– seguono. Bisog,w invece, oggi, considernre davvero sacr,,, fo propritt vii.a e quella del nostro prossimo, StLpendo che <1ualsi.asiguerra le distruggerebbe in– sieme. Bisogna, perciò insorgere alfine contro coloro che, ;,,, un modo o in un altro, vogliono comandare di uccidere. Nesstmo ha il diritto cli deci– dere la morte del proprio prossimo, fosse anche per w1a. causa ritenuta no– bile e giust<i. Si può accettare il sacrificio sublime di chi dà la propria vila spontaneamente per una ctmsu che ritiene nobile, mtt nessuno può spingere altri a quel sacrificio. Strane JJarole. Come ri.suo,umo male nel ,wslro tempo, quando per– fino un Papa ha condizionata e svuotata la sua. concla1111a parole delle armi atomiche colla gesuitica riserva di « far salvi i c/iriui della difes<i ». Bisogm, chieclersi, chieclere attorno: che ci stanno ,,, fare nel mondo i milion,i e milioni di pscmlo c:risti<tni(cattolici. e protestanti) e d'ebrei e d'nltri così detti <<religiosi» che ripetono con. le labbra il commulamen.to .'lupremo di non-uccidere e so,, sempre pronti ad ucci<lere correndo il rischio di essere uccisi, sol percliè in fouclo sper,mo che e< stavolui non toc– cherà a me»? 147

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