Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

penetrare, ma ancor piì1 perchè la no.,tra dignità, il nostro orgoglio non accetta.no l'ignoranza e che in fondo la intelligenza non ne è che il loro strumento, L'etica sociale ed umana, come comportamento dell'uomo sulla terra ed in societìt è, dunque, il risultato d'un processo biologico, ma e55a ba, come tutto ciò che csi!IIC, una , 0 ita propria. Perchè nel dominio umano, mai Bakunin necetterì, il meccanici– smo puro. Anche se •filosoficamente si può provare che il fotto tli river– sare sugli altri 111 sun attività sociale è il Crutlo d'una picnu vitulitR, non ac<'cttercbbc naui questa concezione di Mnrc Gynu ,·omc norma sufficicnle della mornle. « Com<.• l'lw multo bt•t1(!osscrvaro uuo dei più grmuli pet1sllt.oridei no– stri giomi, J.,11dwigF<•11erbach, 1.ruo– mo fa t11tto quello clic gli animali fa11110, soltanto lo ,leve fare sempre• più umanamente; Quest<1 è tutta h, diffnen::a, m<1t•ua (! f't1orme! Co,r– ri"ne tutta la civiltà co,1 tutte le me– rai:i1,lie tlcll'itulustrfo, della scienza e dl'll'arte; co11 tulli gli svilup1,i re, ligiosi, eMetici, filosofici, politici, e– conomici e sociali dell'ummiità: in um, f>"rofotutto il momlo della sto– rfo. L'uomo crea il mondo s10rico con la potenza di u,1,'attivitù clte voi. ritroverete in tulli gli esseri vitlenti e clie costituis('(' il fo,ido stesso di tulla la vita orgtmica, e clte tende ad auimi/arsi e<l a lrasformare il mvndo estc>riore :wconclo i bisogni cUciascu– no - attivitti 1u•rcomcgueuza i.uiu.– tiva e fatale, flnleriore ad ogni pen– siero, mu clic illuminata co11,la ra• giono dell'uomo e clctcrminata co11, la sua volontà riflessiva, si trasforma i11,lui in lavoro intelligente e /i. bero » 1 • JI determinismo « risoluto » di Ba. kuuin non nega, dunque, la neces– sità che lo spirito, di cui (a parte la «: ,•olontà rifles.si\ 'a » ed anche e: Ji. bera », guida la materia. Pii1 ae.m– plicemente che lo spirito dell 1 uoo10 guida gli atti dell'uomo. Queati deve (are in un modo semJ>re pii'1 umano ciò che fanno gli animali. Atteggia– mento cosciente, volontario. Si trat– ta di dovere. Questa coscienza e quf'. sta volontà sono certamente il risul– tato di un processo biologico di c:1- rattere meccanico, ma esse sono. Or11 « ciò che è ,wn esiJte se non si 11w– uifestu >l e l'uomo accede nll'um"ni. tà, che, Jo si può veder continuu– menle, significa pili che ,specie u– mana, in quanto guida il suo com, portamento individuale, La mora– le dcli' individuo, lu morale socia– le ed il ruolo che essa svolge non so. no dunque dei fatti accidentali, pro– dotti J>er caso dalla materia cieca. Sul piano umano esse hanno un cn• rauere umano, e bisogna son·egliar– ne constantemenle la supremazi11. Bakunin ci invita a farlo e noi ve, diamo che egli non ignora le ba83<' interpretazioni che ccrli materialisti - numerosi nella borghesia - da– vano alle parole nuove, J>erchè non si J>UÒ evitare che la ba~zza e la mediocrità defonnino, al momeriio stesso della loro apparizione, i con– cetti pili puri e pili se11s:1ti. « Non si ripeter,i. mai abbasta11:1, questo a molti tra i pc,rtigiani del naturalismo moderno, i quali - pN• chè l'uomo ha ritroimto 11i nostri giorni, la. sua piena ed intera paro11- 1 Federalismo, SocioUswo e tmtitcolo3i. 173

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