Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

nostre pigri:ie, dal/€ ,wstre debolezze. Se sostiamo un passo, la reazione avanza d'un passo. Non v'è tregua per noi se non nella servitù. Lavoratori, I politicanti. ci dicono tutti: lavorar.e, lasciar.e a noi la cum di pensare al. vostro domani. Come Mussolini. Ci. chiedono di andare a braccetto con i nostri padroni, di trattare come amici i preti, di accettare gli ordini dei milit.ari, di fidare nei compromessi e negli iuga,mi per costruire senza fat.ica il nostro benessere. Come Giolitti. Ci lttsceremo noi ancora tentare da questi infami allettamenti alla viltà? In questo Primo Maggio riaffermiamo invece la nostra volontà di la– voro e di /oUtJ. Nulla matura nel mo,ulo senza fatiche e sen:a contrasti. Dobbiamo conquistarci giorno per giorno qualcosa di più con la nostra azio– ne direua, se voglimno costruire pezzo per pezzo le basi della, 1wstrtt vittoria finale, della Rivoluzione che sola ci ft,rà liberi dall'oppressione di. tutti i. parauiti, liberi tlallo Sua.o che con le sue burocra:ie ne è il molteplice strument.o. Ricordiamo ai. poli.ticanti i nostri morti, che andavano a,iche al pa.ti.bolosenza tllt.tiche e senza scaltre.:::.e,semplici e grandi, come la verità. Così ci si batte. Così si costruisce la libertà. Così lllla fine si vince. Lavoratori, Rillffermiamo nel caos che ci circonda i chfori concetti di sempre: lotta di classe, azione diretta. Così i11di.vid11eremoi nostri nemici, dist.iu– gueremo i, comp<1g,iidagli ltVVersari. No11vogliltmo più ordini di padro,ii .. Non vogliamo più nemmeno consigli da chi non partecipa al nostro lavoro. Vogliamo ,wi la gestione <liretta di ogni. s.ingola impresa, Iuli.a per noi la· voratori, unir.i ,la.i dirigenti agli appre,idisti, uniti nell(/ fabbriche nelle navi ,ielle scuole nei ,,wgazziui. 1 ca.pitalist.i,non. hanno più tra noi alcuna utile funzione sociale. Ieri servitori e pa<lroni.del fascismo, oggi au.e,ulono di succhiltre di nuovo dallo Stato invece di lavorare e rischiare. Nè ha senso mettere al posto dei ca– pitalist,i lo Stato, poichè dal fascismo abbiamo già imparato che rovina porti l'associazione dell'incompetenza <leipoliticanti con la servilità dei. burocu,ti. Solwnto noi, in liberti,, possiamo costruire come si deve sulle rovine del fascismo e della guerra. E' da <JuestaRivoluzione, e dal 11ostro Ulvoro, sorgerà ltt nuova lltrlia, paese di gente libera e povem e laboriosa, protesa senz'armi verso il proprio pacifico e luminoso awenire. Viva il Primo Maggio dei lar,oratori ! Viva la Rivoluzione Libertaria ! GRUPPI LIBERTARI 95

RkJQdWJsaXNoZXIy