Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

SALUTO Compagni, vi salutiamo tutti. voi che vi siete mantenuti fedeli. alla vostra idea e che siete accorsi qui per affermare questa vostra fedeltà e la volontà di co,llinmtre la lotw. Questo nostro primo convegno ci commuove e ci rincuora. Qui riuniti 5ono compagni di «Ila grmule parte d'Italia che aspeuan.o ansiosi di couo– scere la sorte degli altri che son rimasti al di là del fronte e $On-O certamente impegnati nella guerriglia contro i. fascisti ed i ,w:"i.sti. Ci ritroviamo dopo ww hmg<t bufera che lui schitmtato i migliori. dei nostri e che ha inferto ,fori colpi materU,li e morali in ciascuno di noi. Perchè tutti, indist.inta– mente, abbiamo dovuto pagare un. tributo di sofferenze per quella causa che impegna gli uomini liberi contro le Jor:e <le/la barbarie e dell'oscuranti• smo. Ham10 pàgato duramente coloro sui. <Jtutli fin, dall'inizio si è scatc• nato l'0<.lio<leifascisl"i, con la morte con le prigioni. con il confino. Hanno pagato coloro che, rimasti nella grande caserma che era divenuta l'Italia, sollo la mi1uiccit1. continua del confino o clella prigione ,sono staa sottoposi.i allt, pesatile co,ulanna della inattività, ed Jwnno dovuto assistere impotenti e muti c,lla tragica mascherata che rovinava sempre più il nostro 1>«ese e che doveva, come purtroppo è avvenuto, spingerlo nel baratro. llanno pagalo coloro che per continuare la lotta hanno scelto la via difficile e dolorosa dell'esilio, e giorno per giorno, attraverso dure t!Spe• rienze, hanno dovuto constatare che le sedicenti clemocrazie sorro altret. tanto nemiche della libertà quanto i regimi dittatoriali. Ed a11cheessi lum• no conosciuto la prigione, lunghe det.e11zioni in orribili campi di concen• tramenio, che hanno finito per minare la loro salute ma non hamlO piegato il loro spirito. Hanno pagato, privilegititi, coloro che dall'esilio hcum.o potut.o correre a portare il loro aiuto alla nivoluzione spagnola, vivendo I.empi di lotta che hanno fatto sperare fosse giunto alfine il moment.o della reali.zzazionc concreta e/ella società anarchica, e molti hanno dato la vita />Crquesto fu. minoso sogno. Tutti abbiamo sofferto. fo, molt.i cli.11oici so110 le tracce fisiclie e mo• rali di quelle sofferenze. Ma ci vergogneremmo di esporle in pubblico, ed a11corpiù tli trarne motivo di 1Jan10o di richieste d'onori e ricompense. Dacchè mo,ulo è mondo le J>iccolepattuglie di ava11guardia.nella lotta per la libertà sono sempre sltitc messe ctllo sbaraglio, e su di esse si sono concemrati i colpi di quelle forze reazionarie che co11trasta110 il cammino clell'umanilà verso il progresso verso la luce. Noi, invece, vogliamo far tesoro e/elle nostre sofferenze e delle nostre esperien::e per prepararci più agguerriti e più decisi che mai, per le lotte di oggi e di domani. 85

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