Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

7 Newark, 3L gennaio 1945 Cara Giovanna, RICEVO LA TUA del 17 dicembre e rispondo subito. Per quanto io questi ultimi tempi si siano andate ricevendo notizie vostre, è im1>ossihilc poter giudicare cOt! conoscenza di cawa delle cose di li. Per conseguenza ritengo assurdo e presuntuoso tentare di fare di• stinzioni e dire la 1al cosa t~ bene e In tal'altra è male. Ho visto due Dli• meri del giornaletto di Bari' e mi pare ben fatto. Ha forma e sentimento, due cose essenziali perchè insieme fanno lo specchio della coscienza. Saprete, d'altronde, come la penso. Avendo i compagni nel sindacato, come in ogni ah.ra istituzione esistente, una [unzione di critica liberatrice, ritengo assurdo pensare alla istituzione di sindacati propri dove avrebbero una fonzione dirigente e dovrebbero specializzarsi in un lavoro di ordi. naria amministrazfone necessariamente riformista. Nel sindacato come in ogni altra istituzione noi dovremmo attenerci aUa nostra (unzione che è di isJ>irarc l'a'more della libertà e della giustizia e di combattere contro chi maltratta l'una e l'altra. Così nel resto. I nomi, le organizzazioni, le federazioni dicono e pos. sono soltanto nella misura di quel che ·c'è sotto .. oi abbiamo una esperienza clrn i nostri figli non avranno che per sentito dire. Dovremmo farne tesoro. L 'esperie1r.za dei partiti e delle orgmii::a:ioni col<,uali, svaniti per cosi dire in una notte di tempesta e rimOJti esclusivamente 11ellacoscU!n=c, e nelle convi11:iorii di pochi Uuli.villui queUi che veramente avevano una co– scienza e delle convinzioni. Queste sono le cose che contano e noi dovremmo concentrare iJ nostro pensiero sulle cose che contano dando poca importanza alle co.se accessorie. Perciò non vi affannate troppo se vi sono quelli che vorrebbero mettersi in gara con gli arrivisti J>Crfar numero. Non è roba nostra. Se sono sinceri se ne accorgeranno o prima o poi; se non lo sono è tempo perso. In mezzo alla rovina totale delle cose e alla disperazione degli uomini, bisogna cer• care di rimettere in onore l'ideale che può essere raggiunto ed, è, in ogni modo, la sola guida sicura alla risurre1:ione. Senza fode nella vita, senza l'assegnamento di scopi elevati che la nobilitino e la rendano degna d'es. sere vissuta, si va nel buio di disastro in disastro ripetendo all'infinito gli errori e le tragedie del passato. Se fossi costi credo che vedrei chiara la via. Ma qui non posso farmi un'idea ,,aga della terribile realtà in cui vi di. battete, e non posso che immaginare. Salutami gli amici tutti e ricevi per me e per i miei un fraterno ah• braccio. MAX SA.RTlN 1 La Rivolu;ione Uberlaria, dandellino, edito .1. Napoli, 71

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