Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

e come ci si settte piccoli qui, affaccendati nel solito lavoro. Nonostante il poco tempo e la cattiva salute, quest'anno son.e usciti qui sei numeri di un JtUOVO giornale, 1 e a giorni - spero - uscirà la rivista. Non credo che ri– cevono stampe alla posta per l'Italia; in ogni modo proverò a nuuularne. D'altra parte a me piacerebbe molto seguire quanto si pubblica in Ita– lia. Prova anche tu a mandare <1ualcosa ... Vi vorrei dire tante cose, che non so da quale cominciare. Ma sopra– tulto vorrei, anzi vorremmo, dei consigli.. Che cosa. si può fare qui per aiu– tare tutti i nostri parenti. che stanno iri Italia? Siamo tanto ansiosi di avere notizie, specialmente di quella parte della famiglia che è rimasta 11elNord e corre maggiori pericoli. Da lontano si ha l'impressione che per tutto il popolo it.aliano le dif– ficoltà economiche finiscono co,r. l'essere il vroblema più urgente. Qui, co– me in alt.ri paesi del Sud America, s'è costituii.o - negli ambienti di Italia Libera, un Comitato d'aiuto al popolo italiano, di cui noi non facciamo parte. Pure pe,isiamo che - specialmente quando sia possibile mandare vi– veri - dovremo cooperare anche a questa forma di solidarietti.. Tu credi che sia opport.uno proporre qui e sia fattibile lii un'eventuale distribuzio,w sulla base delle realtà locali (municipi, sindacati, cooperative)! Sarebbe più facile qui raccogliere aiuti (in certi. ambienti i contadini inr.migrat.i pen– sano sopratutto al paesello) e la solidarietà avrebbe un carattere intimo e immedi.ato senza contare molte altre ragioni per cui manca lo spazio. Un'aUettuosa stretta di mano. LUCE FABBRI Montevideo, 10 giugno 1945 Cara Giovanna, Come vorrei esservi vicina e Lavorare cori voi! Da qui spero di poter fare qualchecosa. Se ìl nostro esilio ha avuto qualche utilità credo che sia stato appunto quella di diminuire - per clo– mani - e almeno nel nostro carnpo, la distanza spirituale tra un paese e l 'alt.ro , che esiste anche se non si vuole, per i.l fatto che non ci si conosce. Può darsi che io mi sia lasciata prendere dall'ambiente, ma non credo. Questi due ultimi due anni li ho 1>assati - coll'immagi-1wzione - più in Italia che qui.. Non credo quindi che sia l'in/1.u.enza dell'ambiente a farmi pe,isare che bisogna lavorare ad avvicinare ali.a base l'America all'Europa. Gli esiliati italiani, spagnoli, francesi. che non torneranno subito hanno in– tanto del buon lavoro da fare in questo senso. Nel campo nostro, per esem· pio, se si potesse - colla normalità delle comunicazioni che speriamo non 1 Sociali1nw y f.,1'bertad un giornale di discussioni e d'incontro fra tendenze artini di lingua spagnola ma con una pagina in italiano. 68

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