Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

Unn recente analisi1 del BUancio dello Stato italiano per il 1%5-1956 ha dimostrato che i vari governi cosidetti demo– cratici hanno violate sistematicamente, con raggiri giuridici, tutte Je leggi esistenti in materia di biJancio, e sopratutto la legge fondamentale della Costituzione che vuol proibire spese per cui non siano già previste con certezza le entrate. In conclusione, l'insieme delle paSsività attuali dello Sta– to viene accertato in 7.275 miliardi per una parte ed in altri 2.050 miliardi per altra parte: cioè il totale è dello stesso ordine di grandezza del totale del reddito nazionale - il che significa che lo Stato -~i assorbe tutto ciò che di ricchezza vie– ue prodotto in Ital.ia. Non si tratta di cifre costruite da un critico anarchico. Anzi chi ha fatto l'analisi è animato dalla volontà di salvare lo Stato, riportandolo su vie meno brigantesche. Non può quindi darsi una più efficace dimostrazione della incapacità cronica degli statisti italiani. Tutto ciò che lo Stato fa costa enormemente, Ogni lira spesa dallo Stato per un qualunque scopo produttivo esige la contemporanea dissipazione di 2/3 lira per le cosiddette« spe– se di amministrazione ». Senza contare la quantità di cose inutili (quando non dannose) che lo Stato fa: chiese, o sta– zioni ferroviarie 1>ill « belle », o sistemazione o: decorose » ai ministri (per insediare per es. la famiglia del signor Scelba a Palazzo Madama), o premi ai cinematografari, o regali agli industriali di questa o quella branca, ecc.... La critica anarchica che mette in evidenza la progressiva antitesi necessaria tra lo Stato e la Società, trova per via un'in– finità di argomenti, eStremamente concreti. Ma pochi sono coloro che hanno il coraggio di guardarli e di denunciarli. 1 su <( Il Monde, » del 12 aprile. Spedizione In •bbon•mento post•le - Gruppo fil lleda:rione e Amministraz.: Casella postale 348. Napoli Versamenti sul Conto Corr. postale n. 6/1997.2. Napoli L 60

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