Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

RIVOLUZIONEDELL'UOMO I Tutti i sistemi autoritari pretendo• no di lare la ]ìberlà e la felicità altrui, ·per via coUettiva, in massa, con il consenso o con ]a forza. Inve– ce l'anarchico rivendica in maniera coerente (C la libertà di colui che pen– sa diversament~ » (R. Luxembourg), - « il libero sviluppo di ognuno, conclizione preliminare del libero sviluppo di tutti» (.Marx)-,« il di– ritto alJa ricerca personale deUa (e. lici1à (Jeffcrson) -, tutte afferma– zioni che implicano anche la« liber– tà di non essere J iberi ». Così l'anarchico, contrariamente al (< rivoluzionario» di altre scuole, non esige dagli asserviti volontari allo Stato che essi rinuncino alle lo– ro catene; non impone alle pecore delle religioni costituite la brusca in– sicurezza delJa solitudine; non ob– bliga nessuno atl entrare prematura– mente neU'etll adulta come orfano (o ancor peggio come «parricida») del sovrano, del pontefice, del pro– reta o del capo. Egli postula soltan– to 'il diritto che l'anarchico ha di cercare per se stesso altra cosa che non sia la sonomiss:ione al potere: « Che ciascuno seguiti in pace il pro– prio cammino, laccia la sua propria esperienza, trovi la via che gli con• viene! ». L'anarchico cesserebbe di essere tale se egli adottasse altri mo– di di generalizzare l'Anarchia diver– si di quelli di proporre la libertà, sotto forma di esempi pacifici, e di 676 difenderla, quand' è direttamente violata, in chiunque e da chiunque. Ma nello stesso tempo egli procla– ma che la legge comune non è latta J>er colui che sa trovare da se stes– so la sua propria legge. « Chi si ri– spetta in so stesso e negli altri non ha bisogno nè di maestri nè di giu– dici ». Questo modo autonomo di condursi (che ò il lì.ore della civiltà, l'es))ressiono dellu pili alta giustizia ed il trionfo del saper vivere) è nel– lo stesso tempo lo « scopo persona– le» che l'anarchico si propone nella società attuale, e siccome non ob– bliga nessuno ad imitarlo, egli pen– sa di avere il diritto di seguire la propria strada. 2 La lentezza di questa autoeduca- zione personale può deludere· certi fervori militanti, attaccati aU' e: A· narchia J>er le masse con le masse :it - la quale deve moltiplicarsi per via d'esplosione o di reazione a catena nello stesso modo dell'energia pro– dotta dalla disintegrazione della ma• teria. Il sogno della « Pandistruzio– ne » sociale che lascierebbe dietro di sè un mondo guarito e pacifico, {u (>Crmolto tempo tra di noi accarez– zato da certi spiriti romantici e ge– nerosP. Tuttavia l' « ordine natura- 1 Vedere, tra gli altri: Voline, Le Fasci. sci&me rouge (Nin1e1, 1938). In queet'opu. 1<:olo, 1'1u1ore 1111rchieo (1nuchico ruu•

RkJQdWJsaXNoZXIy